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L’Emilia Romagna chiude in pareggio, da inizio pandemia 15mila assunzioni a tempo indeterminato

Chiuso in pareggio il consultivo 2021: 800 milioni di costi aggiuntivi legati all’emergenza Covid, ma il disavanzo è stato ripianato. Da inizio pandemia, “sono state effettuate 15.060 assunzioni a tempo indeterminato, di cui 5.240 stabilizzazioni, con una copertura del turnover del 170%”, anche quest’anno previsti 36 milioni di euro per nuove assunzioni in sanità. Ma dalla Lega critiche di voler contenere i costi.

17 MAR - Dall’inizio del mandato, a gennaio 2020, la Regione Emilia-Romagna ha molto investito sul cosiddetto “capitale umano”: “per garantire i servizi ai cittadini, attraverso le stabilizzazioni e la copertura del turnover”, ha dichiarato l’assessore alla Salute Raffaele Donini nell’informativa in commissione assembleare in cui ha fatto il punto su risorse, bilancio e nuove sfide.

Il personale - ha riferito meglio Donini – “dall’inizio del mandato è passato da 64.500 unità a 70.600”, da febbraio 2020, da inizio pandemia, “sono state effettuate 15.060 assunzioni a tempo indeterminato, di cui 5.240 stabilizzazioni, con una copertura del turnover del 170%”.

La commissione Politiche per la salute e politiche sociali ha quindi dato seguito al provvedimento della Regione che stabilisce le risorse da riservare nel 2022 alla programmazione e al finanziamento delle aziende sanitarie regionali, stimate dall’esecutivo regionale in poco più di 9 miliardi. Sì al provvedimento da parte della maggioranza, voto contrario dal centrodestra e astensione del M5s.

Nel 2022 non saranno più disponibili le risorse provenienti da residui accantonati al bilancio della gestione sanitaria accentrata regionale (207 milioni) e le risorse cosiddette emergenziali (3,5 milioni). Si prevedono, invece, maggiori risorse messe a disposizione dal livello nazionale (151 milioni). Anche qui Donini nell’informativa, in Commissione, ha fornito un quadro del bilancio consuntivo 2021 e del preventivo per il 2022: “Il consuntivo 2021 - ha riferito – è stato chiuso in pareggio: nonostante le difficoltà collegate all'emergenza Covid (con costi aggiuntivi pari a 800 milioni), compresa la campagna vaccinale, il disavanzo è stato ripianato”.

Infatti, “nel terzo semestre si era sotto di 320 milioni, ridotti con manovre straordinarie di fondi aziendali per 81 milioni, mentre gli stanziamenti nazionali hanno consentito di assorbire totalmente il debito (altre risorse sono arrivate dalle case farmaceutiche, attraverso il cosiddetto payback).

Sul 2022 l’assessore ha parlato di costi collegati al Covid, basati su una stima “che non è detto verrà confermata, pari a 600 milioni (con i decreti emergenziali nazionali arriveranno 120 milioni). Previsto però un aumento dei costi collegati all’energia (55 milioni)”, e sono anche previste spese per le assunzioni in sanità (36 milioni).

Donini ha poi anticipato la riorganizzazione dell’assessorato, che entrerà in una nuova fase anche per la  gestione dei fondi collegati al Pnrr: il nuovo organigramma prevedrà pertanto più responsabilità, con nuove figure professionali.

Ampio il dibattito dei consiglieri. La minoranza ha puntato il dito sulla “vicenda Petropulacos” (“non ha avuto risposte”), sul rischio di tagli o di un superticket e sulla mancanza di personale. Plauso dalla maggioranza rispetto alla gestione del bilancio in Sanità da parte dell’assessorato e relativamente alla riorganizzazione del sistema, anche a tutela dell’autonomia regionale.

Ma critiche forti sono giunte in particolar modo dalla Lega: “Assodato il tentativo dell’assessore Donini di cancellare con un colpo di spugna le polemiche conseguenti alle accuse lanciate dall’ex direttrice generale dell’assessorato su presunti sprechi ed errori nella gestione della cosa pubblica, oggi siamo daccapo: i dubbi e i timori sui numeri e la capacità di bilancio regionale si riflettono anche sul 2022, stando alle prime indicazioni che la Regione darà come obiettivo alle Aziende Sanitarie per fare quadrare i conti, ovvero contenere i costi”.

“C’erano effettivamente degli sprechi o verranno tagliati i servizi? Questo equivale ad una cambiale in bianco”, ha affermato il consigliere regionale della Lega e vicepresidente commissione Sanità, Daniele Marchetti, nel corso dell’informativa dell’assessore Donini, coadiuvato nell’illustrare il bilancio 2021 e il progetto di riorganizzazione del proprio assessorato anche dal direttore facente funzione Cura della persona, salute e welfare Luca Baldino.

“Ciò a cui abbiamo assistito nell'ultimo periodo è stato qualcosa di scandaloso: chiediamo che ai rimpalli di responsabilità e alle accuse incrociate, l’assessorato guardi d’ora innanzi a un maggior coinvolgimento di tutte le forze politiche, attraverso una maggiore ed effettiva condivisione delle scelte politiche, attraverso appuntamenti fissi, che perseguano una piena trasparenza della gestione della sanità del nostro territorio”, ha concluso Marchetti.

Lorenzo Proia

17 marzo 2022
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