“Non tutti possono andare in vacanza. Di sangue c’è sempre bisogno, soprattutto in estate. Prima di partire ricordati di donare”.
È questo il messaggio della campagna di comunicazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna in vista del periodo estivo e della Giornata mondiale dei donatori di sangue, che si celebra martedì 14 giugno. Realizzata insieme ad Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue), Admo (Associazioni Donatori Midollo Osseo - Emilia-Romagna), FedRed (Federazione delle Associazioni emofilici dell’Emilia-Romagna Onlus) e A.L.T. (Associazione per la lotta contro la Talassemia di Ferrara), vuole richiamare l’attenzione sulla necessità della donazione, soprattutto con l’estate alle porte.
I numeri della raccolta sangue e dei donatori nel 2021 sono cresciuti rispetto al 2020 e come tutti gli anni la regione è riuscita a mantenere l’autosufficienza, ma di sangue - proprio come ricorda il messaggio della campagna - c’è sempre bisogno. Soprattutto perché da inizio anno, con il perdurare della pandemia e l’aumento di casi Covid anche tra i donatori, si registra una contrazione, che va di pari passo con l’aumento della richiesta, soprattutto di globuli rossi concentrati, in relazione alla ripresa delle attività assistenziali in particolare in ambito chirurgico, e all’aumento dell’attività trapiantologica in tutta la regione.
Il bilancio raccolte/trasfuse è risultato positivo, nonostante l’aumento delle unità trasfuse: 202.001 unità contro le 191.904 del 2020 (+5,3%). Grazie ai donatori - arrivati nel 2021 a toccare quota 142.235, in crescita rispetto al 2020 dell’1,8% - ai volontari delle associazioni e a un sistema regionale sangue solido e innovativo, la regione è stata in grado di mantenere l’autosufficienza: ciò significa che nessun intervento né alcun tipo di attività sanitaria in cui fosse necessaria una trasfusione è stato rimandato.
Inoltre, l’Emilia-Romagna ha contribuito all’autosufficienza nazionale fornendo 7.937 unità di globuli rossi sia a regioni convenzionate che ad altre regioni carenti mediante invii in estemporanea. Sono stati poi conferiti all’industria farmaceutica 100.692 kg di plasma a fronte dei 97.726 kg nel 2020. L’aumento di plasma conferito all'industria ha permesso sia l'autosufficienza regionale, che dato la possibilità di aiutare nazioni meno fortunate grazie ai progetti di cooperazione internazionale.
È in corso infatti una collaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità e la Regione Emilia-Romagna per il progetto “Potenziamento dei Centri clinici per la diagnosi e la cura delle malattie emorragiche congenite e delle emoglobinopatie in Palestina (Haemo_Pal)”, che prevede l’invio da parte di 5.500 flaconi di Fattore VIII, 2.100 flaconi di Fattore IX e 2.000 flaconi di Complesso Protrombinico. Nel mese di aprile 2022 è stata inviata la prima quota di plasmaderivati (264 flaconi di Fattore VIII, 500 flaconi di Fattore IX e 825 flaconi di Complesso Protrombinico).
Primo quadrimestre 2022. Si registra un calo della raccolta in aferesi nei primi quattro mesi dell’anno 2022 rispetto allo stesso periodo 2021 (-3.323 unità corrispondente ad un calo del 12,9%) e una riduzione anche per la raccolta di sangue intero (-3,2%- 71.217 unità nel 2022 contro le 73.560 del 2021).
Le criticità maggiori si sono verificate nel mese di aprile e nella prima settimana di maggio 2022, quando il bilancio unità raccolte/unità trasfuse non è stato sempre positivo e non è stato possibile contribuire al 100% alla compensazione delle regioni carenti come prassi settimanale. Nell'ultima settimana di aprile e la prima di maggio sono stati inviati quantitativi minori rispetto a quanto stabilito in convenzione. Il sistema è comunque riuscito a garantire l’autosufficienza regionale.