“Salviamo la sanità pubblica”. Sindacati medici, sanitari e veterinari dell'Emilia-Romgna scendono in piazza
L‘appuntamento è il 15 giugno alle ore 11 in Piazza Nettuno a Bologna. Appello ai cittadini a partecipare, insieme ai principali stakeholder della sanità ed i rappresentanti delle professioni sanitarie. “Tutte al nostro fianco per incontrarci e aggregare quante più forze possibili per salvare la sanità pubblica, la salute di tutti e le nostre condizioni di lavoro”.
01 GIU - I sindacati medici, sanitari e veterinari dell’Emilia-Romagna scendono in piazza il 15 giugno a Bologna per difendere la sanità pubblica.
Ester Pasetti per Anaao Assomed,
Matteo Nicolini per Aaroi Emac,
Massimo Laus per Anpo Ascoti Fials,
Salvatore Lumia per Cimo,
Massimo Dall’Olio per Cisl Medici,
Alberto Zaccaroni per Fesmed,
Zairo Ferrante per Fassid,
Vittorio Dalmastri per Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn,
Luca Turrini per Fvm e
Alfredo Panissa per Uil Fpl, chiamano a raccolta anche i cittadini, insieme ai principali stakeholder della sanità ed i rappresentanti delle professioni sanitarie.
“Per la prima volta nella storia cittadini, pazienti, medici e sanitari, necessariamente sono chiamati ad unirsi, perché la sanità non riguarda direttamente solo i professionisti che vi lavorano”, spiegano in una nota. “Spesso – proseguono - chi ha bisogno, si rivolge alla sanità pubblica non trovando le risposte di cura che si aspetta o di cui ha bisogno. Questo significa che il problema che i Sindacati della Dirigenza Medica e Sanitaria denunciano oramai da anni, si è trasformato in un problema sociale e non più solo professionale”.
L’obiettivo è unirsi per “sollecitare la politica a prendere contezza della necessità di difendere e salvare il servizio sanitario pubblico e universale, così come declinato dall’art. 32 della Costituzione: ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…’”.
Per i sindacati “tutti sembrano dare per scontato che la sanità debba essere pubblica, ma non è più così. La ragione per cui la sanità deve rimanere pubblica la ritroviamo nella capacità dello stato di investire le proprie risorse per garantire aiuto ai singoli, lontano da questioni economicistiche e di guadagno che governano inevitabilmente la sanità privata”.
L’appuntamento è quindi il 15 giugno, alle ore 11, in Piazza del Nettuno a Bologna.
01 giugno 2023
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