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“Specialmente pubblici”, online la seconda serie del podcast dedicato alla sanità pubblica dell’Emilia-Romagna

Le storie e le voci delle donne e degli uomini che ogni giorno animano un patrimonio comune diffuso in tutto il territorio, spesso eccellenze a livello internazionale. Sei nuove puntate, e altre in arrivo. Dai trapianti che ricuciono vite che sembravano spezzate alle nuove terapie cellulari, attraverso la quotidianità di chi sceglie di operare nella sanità pubblica e nelle aziende sanitarie regionali.

13 SET - La ricerca scientifica e l’evoluzione tecnologica, il trapianto per ricominciare a vivere, la chirurgia d’urgenza, le cure palliative: la sanità pubblica dell’Emilia-Romagna si racconta in sei storie attraverso la voce dei suoi protagonisti. “Specialmente Pubblici” è la seconda serie del podcast prodotto dalla Regione Emilia-Romagna per rafforzare la consapevolezza che “il Servizio sanitario nazionale e quello regionale sono un patrimonio collettivo di grandissimo valore. Un patrimonio fatto di specializzazioni, di équipe e persone che si distinguono anche per riconoscimenti conseguiti in Italia e all'estero. Donne e uomini che hanno scelto di compiere ogni giorno un passo avanti per continuare a garantire le migliori cure a tutti, nessuno escluso”, si legge in una nota della Regione in una nota.

Neurologia, epatologia dei trapianti, terapie cellulari avanzate, chirurgia d’urgenza, traumatologia e medicina palliativa sono i temi dei sei episodi, già online sul sito della Regione all’indirizzo https://www.regione.emilia-romagna.it/podcast/specialmente-pubblici e sul canale Spreaker https://www.spreaker.com/podcast/specialmente-pubblici--6292464

A parlare sono, appunto, i professionisti della sanità emiliano-romagnola: il professor Pietro Cortelli, direttore dell'Istituto Scienze Neurologiche Bellaria di Bologna, racconta di come la ricerca abbia permesso alle scienze neurologiche di raggiungere traguardi spesso insperati. La professoressa Cristina Morelli si occupa dei trapiantati di fegato prima e dopo l'intervento presso l'Ospedale Sant'Orsola di Bologna. E poi ancora la testimonianza di Francesca Bonifazi, ematologa a capo del programma di terapie cellulari avanzate del Polo Ematologico Seragnoli del Policlinico di Sant'Orsola, un centro di alta eccellenza attivo sia sui trapianti tradizionali che sulla ricerca e lo sviluppo di terapie cellulari moderne con CAR T. Il dottor Fausto Catena, direttore dell’Unità operativa di chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale Bufalini di Cesena, ha quarant'anni di sala operatoria, decine di riconoscimenti internazionali, ma ha scelto di operare nella sanità pubblica. Sempre al Bufalini lavora il professor Vanni Agnoletti, direttore dell'Unità operativa di anestesia e rianimazione, responsabile del Siat, il Sistema integrato di assistenza ai traumi. Una specializzazione che richiede alte competenze, non ammette indecisioni e sprigiona tanta adrenalina. Infine, la medicina palliativa nelle parole di Paolo Vacondio, responsabile della Rete locale di cure palliative dell'Asl di Modena.

A questi sei episodi ne seguiranno altri, con testimonianze da altre Aziende sanitarie e Ospedaliere dell’Emilia-Romagna.

La campagna di comunicazione
Come “Sanità pubblica. Lessico famigliare”, uscito nei mesi scorsi, “Specialmente Pubblici” è parte della campagna di comunicazione promossa dalla Regione per spiegare ai cittadini come cambia l’accesso ai servizi di emergenza-urgenza regionale - quindi dove sorgono e come funzionano i CAU e per quali patologie sono indicati - e accrescere la consapevolezza che il servizio sanitario pubblico è un patrimonio comune di grande valore, da preservare.

Diversi gli strumenti messi a punto: spot radio e tv, affissioni, contenuti per canali social e materiale informativo disponibile online, nella pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza-urgenza sul sito della https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza e nella sezione domande poste frequentemente https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti. Negli strumenti di comunicazione che lo consentono, i messaggi sono riportati nelle cinque lingue adottate nei Pronto Soccorso (italiano, inglese, francese, arabo e cinese).

Inoltre, è disponibile online l’approfondimento “Una giornata al CAU”, a cura dell’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale, che mostra come trascorre una giornata in un CAU, raccontando in particolare quello che succede nel Centro di assistenza e urgenza del Navile di Bologna, il primo aperto nel capoluogo, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, all’interno della Casa della Comunità.

13 settembre 2024
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