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Caso Bibbiano. Grillo: “Medico scolastico per individuare e prevenire le condizioni di disagio”

"In ogni caso assicuro di aver già dato mandato ai miei uffici di vigilare affinchè gli Ordini professionali presso i quali risultano iscritti i professioni sanitari coinvolti nelle indagini pongano in essere tutte le misure idonee ad accertare eventuali responsabilità deontologiche, e sanzionino severamente, laddove ne ricorrano i presupposti, i sanitari medesimi". Così il ministro della Salute rispondendo oggi in Aula al Senato al question time di FI sul tema.

18 LUG - "Il tema è trasversale e richiede la sinergia positiva delle associazioni, delle famiglie, dei professionisti della salute, ma anche e soprattutto del mondo della scuola. Per questi motivi, sono state intraprese specifiche iniziative con il Miur volte a favorire l’individuazione precoce, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inclusione scolastica dei soggetti con disturbi del neurosviluppo ovvero con disturbi specifici dell’apprendimento, anche attraverso programmi mirati ed individuali. In questo solco deve, inoltre, essere vista anche la mia proposta di istituire la figura del medico scolastico, grazie alla quale si renderà certamente più facile individuare e prevenire le condizioni di disagio, sia fisico che psichico, che sono purtroppo emerse nei fatti di Reggio Emilia".
 
Così il ministro della Salute Giulia Grillo ha risposto oggi in Aula al Senato al question time presentato da Anna Maria Bernini (FI) sui fatti di cronaca avvenuti a Bibbiano ed emersi nelle settimane scorse riguardanti casi di affidi illeciti di bambini sulla base di motivi che appaiono ad oggi inventati e con finalità di lucro. Sul punto il ministro ha inoltre chiarito di aver "già dato mandato ai miei uffici di vigilare affinchè gli Ordini professionali presso i quali risultano iscritti i professioni sanitari coinvolti nelle indagini pongano in essere tutte le misure idonee ad accertare eventuali responsabilità deontologiche, e sanzionino severamente, laddove ne ricorrano i presupposti, i sanitari medesimi".
 
Questa la risposta integrale del ministro Grillo:
 
"Prima di rispondere, per quanto mi è possibile, alla presente interrogazione, devo innanzitutto rimarcare che il Governo si è trovato nella materiale impossibilità di esperire una compiuta istruttoria in merito ai quesiti posti, poichè l’atto è stato trasmesso agli uffici del Ministero della salute alle ore 20.00 di ieri, e, dunque, ben oltre i termini regolamentari della procedura del Question time.
Tale ritardo, peraltro, non ha consentito di far evidenziare, nel solco della consueta, costruttiva dialettica tra il Governo e il Parlamento, che sulla questione rappresentata prevalgono le competenze di altri Ministeri, rispetto a quelle del Ministero della Salute.

Non a caso, sulla questione si è già espresso alla Camera dei Deputati il Ministro della Giustizia che, dopo aver ricordato che la rete dei servizi sociali attiene alla piena responsabilità degli enti territoriali, si è soffermato sui noti risvolti giudiziari connessi alle gravissime vicende avvenute a Reggio Emilia.
Inoltre, il Ministro Bonafede ha informato, rispetto alla regolarità delle procedure di affido, che sono state avviate le verifiche ispettive di sua competenza.
Va detto, ancora, che il Governo ha già dimostrato una particolare sensibilità ai temi dell’integrità psicofisica dei minori, disponendo il commissariamento della cooperativa “Il Forteto”, cosa che la precedente maggioranza non aveva avuto il coraggio di fare.

Per quanto di mia specifica competenza, voglio dare la più piena assicurazione che la tutela e la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti in relazione a possibili disturbi dello sviluppo evolutivo sono obiettivi fermamente perseguiti dal Ministero della Salute.

Il tema è trasversale e richiede la sinergia positiva delle associazioni, delle famiglie, dei professionisti della salute, ma anche e soprattutto del mondo della scuola, che spesso è il primo ad entrare in contatto con le preoccupazioni dei genitori, con lo stigma che ne può derivare, nonchè con le difficoltà e le ansie dei bambini che soffrono di disturbi che possono essere confusi come ritardo mentale e del quoziente intellettivo, anche se poi non si rivelano tali.

Per questi motivi, dunque, sono state intraprese specifiche iniziative con il MIUR, nell’ambito delle quali voglio, in particolare, ricordare la recente costituzione di un Comitato paritetico Salute-MIUR, nell’ambito del protocollo d’intesa “Tutela del diritto alla salute, allo studio, all’inclusione”, con lo specifico compito di rafforzare le iniziative volte a favorire l’individuazione precoce, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inclusione scolastica dei soggetti con disturbi del neurosviluppo ovvero con disturbi specifici dell’apprendimento, anche attraverso programmi mirati ed individuali.

In questo solco deve, inoltre, essere vista anche la mia proposta di istituire la figura del medico scolastico, grazie alla quale si renderà certamente più facile individuare e prevenire le condizioni di disagio, sia fisico che psichico, che sono purtroppo emerse nei fatti di Reggio Emilia.
Queste azioni di prevenzione costituiscono, dunque, la migliore risposta che il Ministero della salute può assicurare al fine di tutelare la salute dei nostri ragazzi, in un campo che, come lo si è visto, non è indenne da ipotesi di abuso - sulle quali il Governo, nella sua collegialità, come ho detto, è già chiaramente intervenuto.

In ogni caso assicuro di aver già dato mandato ai miei uffici di vigilare affinchè gli Ordini professionali presso i quali risultano iscritti i professioni sanitari coinvolti nelle indagini pongano in essere tutte le misure idonee ad accertare eventuali responsabilità deontologiche, e sanzionino severamente, laddove ne ricorrano i presupposti, i sanitari medesimi".

18 luglio 2019
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