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Direzione Assistenziale. Coordinamento Caposala di Bologna: “Benefici senza alcuna confusione di ruoli e competenze” 

L'associazione Tecnico Scientifica Coordinamento Nazionale Caposala (Cnc) di Bologna interviene sulle polemiche in merito alla proposta dell’assessore Donini di istituire la figura del Direttore assistenziale. L’auspicio del Cnc è che la proposta di legge “trovi appoggio e diffusione” anche a livello nazionale “affinché tutti i cittadini e tutti i professionisti italiani abbiano pari opportunità di cure e di condizioni organizzative nonché di carriera”.

20 LUG - L'associazione Tecnico Scientifica Coordinamento Nazionale Caposala – Coordinatori (CNC) della Provincia di Bologna esprime sostegno ed “estremo interesse” sulla proposta dell’Assessorato alla Salute della Regione Emilia-Romagna per la modifica della Legge regionale 29/2004 con l’obiettivo di valorizzare le professioni sanitarie inserendo la figura del Direttore Assistenziale in Staff alla Direzione Generale. Per il Cnc di Bologna si creano, così, “le basi per uno sviluppo di carriera concreto e sostenibile”. E si tiene conto anche della lezione imposta dalla pandemia, che “ha messo in evidenza alcune criticità del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale, criticità che sono state in larga parte affrontate e superate grazie all'impegno e alla collaborazione di tutte le figure professionali che intervengono nel processo di cura mettendo così in luce l’assoluta necessità di ripensare l’organizzazione dei Servizi Territoriali, Ospedalieri e Socio Assistenziali tutti”.

In questo ambito, per il Cnc di Bologna, “l’assistenza infermieristica, estremamente complessa, comporta l'impiego di importanti risorse che devono essere dirette, gestite e coordinate centralmente dal Direttore Assistenziale che, insieme ai Dirigenti e ai Coordinatori Infermieristici (quadri intermedi della dirigenza), governa l'organizzazione del processo assistenziale a tutti i livelli. Questo garantisce la circolarità dell'assistenza ai cittadini”.
 
“Come tutti - prosegue la nota della associazione Tecnico Scientifica Coordinamento Nazionale Caposala di Bologna - , anche gli esercenti le Professioni Sanitarie tendono a percorsi di carriera strutturati. Questo ci porta ad affermare che la proposta di Legge non genera confusione nel riconoscere ruoli e competenze dei diversi professionisti della salute, già agite nella realtà dei fatti. Inoltre, emerge l’opportunità di avanzamento attraverso la loro responsabilizzazione e valorizzazione, lasciando in capo alle Direzioni Sanitarie la funzioni di sintesi dei processi clinico sanitari. In linea con le evoluzioni normative che hanno interessato le Professioni Sanitarie, con riferimento all’identificazione di status, ruolo e formazione (1994), si tratta di rendere operativi diritti giuridicamente già riconosciuti ad una categoria e non significa togliere diritti ad altre categorie”.
 
L’auspicio del Cnc Bologna è che la proposta di legge “trovi appoggio e diffusione” e “possa essere discussa a livello di Conferenza Stato - Regioni e normata a livello nazionale affinché tutti i cittadini e tutti i professionisti italiani abbiano pari opportunità di cure e di condizioni organizzative nonché di carriera”.

20 luglio 2021
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