Sores. Uil Fpl: “Situazione insostenibile e organizzazione difficile da condividere”
Non terminano i problemi sull’organizzazione del personale nella Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria con sede a Udine che ha come funzioni la gestione unificata del soccorso sanitario regionale in emergenza urgenza. Per la Uil Fpl FVG “un lavoro fatto di criticità e responsabilità che si trova di fronte alle continue ed incessanti dimissioni. Gli operatori, lavorando in costante situazione di emergenza-urgenza, non sono più in grado di garantire in tutta sicurezza il rispetto del protocollo di intervento”.
12 SET - Ancora problemi con la Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria – Sores. A denunciarlo è la Uil Fpl, preoccupati per quello che sta succedendo da molto tempo: “Una carenza di personale arrivata ormai a livelli insostenibili; nei prossimi due mesi ci saranno ancora una volta dimissioni con preavviso, mobilità già accettate, maternità e sospensioni, per un totale di altri 10 operatori”, spiega il segretario generale Uil Fpl Fvg S
tefano Bressan.I motivi “sono sempre gli stessi”, spiega Bressan: “Siamo stati inascoltati per anni, molti dei nostri colleghi iniziano a lavorare in questa unità per poi ‘scoppiare’ l’anno seguente a causa di turni da 12 ore, sostituzioni, rotazioni ecc. Una situazione insostenibile e un’organizzazione difficile da condividere”.
“A questo clima di lavoro con un’organizzazione del personale sempre più precarizzata, si aggiunge la criticità data dalla fondamentale rotazione degli operatori Sores sulle ambulanze – spiega il segretario Uil Fpl - come nel caso di San Giorgio di Nogaro, che ha un territorio di 25,8 km² e conta 8000 abitanti, ma dispone di un’ambulanza ALS solo dalle 08:00 alle 20:00 lasciando scoperto per le altre ore un territorio troppo grande per poter essere servito in sicurezza con questi limiti. Alla luce di queste carenze organizzative risulta pressoché impossibile mantenere competenze professionali legati all’emergenza, nonostante le 150 ore extra orario mensili concesse dall'Azienda Arcs la cui Sores dipende”.
Per alcuni operatori poi, fa sapere attraverso una nota Uil Fpl, delle 150 ore concesse da Arcs c’è un’ulteriore eccedenza di altre 30 ore mensili che viene retribuita dapprima in regime di orario straordinario e, successivamente, ricorrendo alle RAR per poter pagare turni anche di 12 ore senza pausa notturna e con due soli operatori di notte con circa 200 telefonate in notturna.
Bressan, dunque, l’auspicio che la direzione aziendale fornisca risposte chiare agli operatori restanti che, di fronte alle continue ed incessanti dimissioni, lavorano in costante situazione di emergenza-urgenza e non sono più in grado di garantire in tutta sicurezza il rispetto del protocollo di intervento in emergenza-urgenza.
Endrius Salvalaggio
12 settembre 2022
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