Gettonisti. Arcs FVG: “Dimezzato ricorso, spesa passata da 7 mln nel 2023 a 3,8 mln nel 2024”
L’Azienda regionale di coordinamento per la salute del Friuli-Venezia Giulia sottolinea come “le tre regioni che vengono considerate ai vertici della sanità nazionale fanno ampio ricorso ai gettonisti: quella che mantiene una percentuale parametrabile alla nostra è il vicino Veneto che spende 15 milioni di euro”, 3,12 euro per abitante rispetto ai 3,4 del FVG. La Toscana ha una spesa pro capite di 15,7 euro e l’ l’Emilia-Romagna di 6,5.
26 FEB - Arretra, e non di poco, la spesa della Regione Friuli-Venezia Giulia per pagare i così detti gettonisti, ovvero i medici a chiamata che vanno a sopperire, in alcuni reparti, alle carenze di professionisti nella sanità. Come rilevato da ARCS, l’Azienda regionale di coordinamento per la salute, “mentre la spesa nazionale sta continuando a crescere, il Friuli Venezia Giulia vede i risultati di una manovra di contenimento che ci ha portato dai circa 7 milioni di euro spesi per i gettonisti nel 2023, ai 3,84 milioni dell’anno scorso. Il ricorso ai gettonisti è quindi calato di oltre il 50%”.
Numeri in linea con quelli del rapporto Anac che parla di 457,5 milioni di euro spesi nel complesso da tutte le Regioni per acquistare servizi da ditte private che mettono a disposizione i medici a gettone. Nella classifica generale il Friuli Venezia Giulia si posiziona all’undicesimo posto, “ben lontano da regioni la cui sanità viene considerata fra le migliori in Italia, ma che spendono cifre esorbitanti per i professionisti a chiamata”, sottolinea la nota dell’Arcs.
Arcs conferma che nel 2024 sono stati spesi 3,8 milioni di euro per pagare i medici a gettone: “Si tratta di una spesa pari a 3,4 euro per abitante, inferiore a quella della Provincia di Trento che ne spende 3,8 e vicina a quella del Veneto che invece ne spende 3,1 euro per abitante”, commenta l’Arcs che sottolinea come “da parte dell’assessore alla salute, in passato è stata ribadita più volte la volontà di ridurre drasticamente il ricorso a queste figure, in particolare in reparti nel quali il rapporto con il paziente e la qualità delle cure devono consolidarsi nella continuità”.
Dai dati Anac, evidenzia ancora l’Azienda regionale, “si nota che le tre regioni che vengono considerate ai vertici della sanità nazionale fanno ampio ricorso ai gettonisti: quella che mantiene una percentuale parametrabile alla nostra è il vicino Veneto che spende 15 milioni di euro, 3,12 € per abitante. Ma da sottolineare il fatto che, alla precedente rilevazione relativa al 2023, il Veneto di milioni ne spendeva 6,7: l’aumento al ricorso di gettonisti è di oltre il 220%”.
Chi spende di più in termini assoluti in gettonisti è la sanità della Toscana che esborsa 56,7 milioni di euro con una spesa pro capite di 15,7 €. Anche l’Emilia Romagna per i gettonisti spende molto, 29 milioni di euro, che significa una spesa di 6,5 € per abitante. La Provincia Autonoma di Trento spende meno del FVG, “ma ha anche la metà della popolazione: 2,1 milioni di euro per mezzo milione di abitanti, significa che i gettonisti pesano 3,8 euro per ogni residente nella provincia autonoma”.
“In passato – conclude l’Arcs - il ricorso alle prestazioni a gettone è servito a coprire la mancata volontà di riorganizzare le risorse di un sistema sanitario frammentato e dispersivo. Per ARCS la carenza di figure professionali deve essere un incentivo a una nuova organizzazione di strutture e risorse umane, nel segno del principio che la sanità pubblica deve essere sempre la guida e che solo in casi estremi e circostanziati si possa far ricorso a risorse esterne al sistema”.
26 febbraio 2025
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