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Mandelli (FI): “Da noi contributo fondamentale durante la pandemia. Al lavoro per piano su Pnrr, non sprecare opportunità”

di Giovanni Rodriquez

"La sanità italiana è troppo diseguale per non approfittare di queste risorse, dobbiamo far sì che tutti i cittadini possano esser curati alla stessa maniera dalla Sicilia alla Lombardia. Stiamo mettendo a punto un progetto incentrato sulla prossimità. Servirà un aumento del contingente di medici e infermieri, abbiamo ancora oggi delle liste di attesa insostenibili. E poi puntare su digitale e telemedicina". Così il vice presidente della Camera e Responsabile sanità del partito durante la convention di Forza Italia a Roma.

11 APR -

"Senza salute non c'è sviluppo, crescita, socialità e libertà": è questa, per il vice presidnete della Camera e Responsabile sanità di Forza Italia Andrea Mandelli, una delle principali lezioni imparate in questi due anni di pandemia. Anni dolorosi che hanno visto il partito del presidente Silvio Berlusconi in prima linea con le sue proposte su come affrontare al meglio le sfide a cui il paese è stato chiamato a rispondere: dalle misure per il contenimento del Covid al piano vaccinale. 

Anni che Mandelli ricorda bene non solo come politico, ma anche nel suo ruolo di farmacista, avendo vissuto quindi in prima linea quelle giornate interminabili alla fine delle quali "non sapevi se poter tornare a casa per la paura di contagiare la tua famiglia".

Ha ricordato tutto questo Andrea Mandelli, nel suo intervento sabato scorso alla convention del partito a Roma.

Questa è stata anche un'occasione per gettare uno sguardo sul prossimo futuro, a cominciare dalla sfida del Pnrr, "un'occasione che non possiamo sprecare" e grazie alla quale poter superare le disomogeneità che da sempre caratterizzano la sanità del nostro paese. Per farlo si dovrà puntare sempre più sul personale, aumentando in particolare il numero di medici e infermieri, ma anche sulla digitalizzazione e sulla telemedicina.


"In uno dei momenti più difficili della pandemia Silvio Berlusconi mi chiese di preparare rapidamente un piano pandemico - ha ricordato all'inizio del suo intervento Mandelli -. Il 24 febbraio 2021 il partito di Forza Italia presentava alla stampa il suo piano pandemico. Un piano poi adeguato ben sette volte dal momento che il virus muta e, di conseguenza, anche il nostro piano doveva essere modificato. Ricordo quando facevamo a stento 80mila vaccinazioni al giorno, quando non sapevamo dove mettere i banchi a rotelle, era il momento in cui negli hub vaccinali regnava il disordine. In quel momento abbiamo preparato un progetto con il quale spiegavamo al governo cosa fare, quando farlo e come farlo. Abbiamo chiesto di inasprire le misure sul contenimento della pandemia quando era il momento di farlo ma abbiamo anche allentato da subito le misure non appena abbiamo ricominciato a vedere la luce in fondo al tunnel".

"Le nostre scelte, anche quelle più difficili, non sono mai state prese guardando ai sondaggi o i post su Facebook - ha sottolineato Mandelli - abbiamo scelto di stare dalla parte degli italiani con coraggio mettendo in pratica quello che dice da sempre il presidente Berlusconi 'prima il Paese'. E questo non sempre è stato facile. Troppe volte è capitato a molti di noi di esser diventati oggetto di insulti e minacce, anche sui social. Questo però non ci ha mai fermati, abbiamo fatto una scelta di campo chiara: siamo stati dalla parte di quegli italiani che volevano vaccinarsi e di coloro che volevano continuare a lavorare". 

Non è poi mancato un "pensiero speciale" rivolto agli operatori sanitari "per tutto quello che hanno fatto in questa pandemia, dobbiamo essergli tutti grati". Mandelli, tornando a vestire per un attimo il suo camice da farmacista, ha dunque ricordato "quei momenti tragici in cui non sapevi se tornare o meno a casa la sera per paura di poter magari contagiare la tua stessa famiglia. Li ricordo ancora bene, avendoli vissuti in prima linea cercando di dare una mano a questo Paese. Voglio ricordare ancora una volta lo sforzo di queste persone fantastiche, profuso giorno e notte, all'interno degli ospedali, negli ambulatori, sul territorio e ovunque ci fosse bisogno di loro. Voglio ricordare coloro che hanno pagato il tributo più alto perdendo la vita nel combattare questa pandemia. E voglio ricordare insieme a loro anche i nostri 160 mila morti, sono cicatrici che di certo non si rimargineranno velocemente". 

"Probabilmente - ha aggiunto Mandelli - mai come oggi abbiamo capito che senza salute non c'è sviluppo, crescita, socialità e libertà. Ed è per questo il dipartimento di Forza Italia sta lavorando ad un progetto da dare al Governo per poter mettere a frutto quell'occasione unica rappresentata dai fondi del Pnrr. Non possiamo permetterci di sbagliare. La sanità italiana è troppo diseguale per non approfittare di queste risorse, dobbiamo far sì che tutti i cittadini possano esser curati alla stessa maniera, dalla Sicilia alla Lombardia. Ogni regione deve dare questa possibilità ai propri cittadini. Stiamo mettendo a punto un progetto incentrato sulla prossimità, ossia quella capacità di mettere il cittadino al centro. Allo stesso tempo stiamo puntando ad un aumento del contingente di medici e infermieri dal momento che abbiamo ancora oggi delle liste di attesa insostenibili, non stiamo curando gli ammalati. Stiamo anche lavorando sulla digitalizzazione nel tentativo di mettere il cittadino in contatto con i migliori centri di cura per mezzo della telemedicina. Ci sono tante persone che vivono nella ruralità e che hanno gli stessi diritti di ricevere cure adeguate per le loro necessità di salute", ha concluso.

Giovanni Rodriquez

 



11 aprile 2022
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