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Decreto Balduzzi. Il ministro lo spiega a Radio Rai


Ai microfoni di Prima di tutto il ministro della Salute ha chiarito oggi modalità di attuazione e finalità di alcune misure contenute nel decretone che dovrebbe arrivare in CdM venerdì. Le novità su certificati sportivi, bevande tassate, lotta al fumo e al gioco d'azzardo tra i giovani e nomine in sanità.

28 AGO - Certificati sportivi. "Basta il via libera del medico di base"
"Non si cambiano le regole sui certificatori, si chiede però una certificazione più puntuale e precisa". Intervenendo stamani ai microfoni della trasmissione Prima di Tutto, in onda su Radio Rai, il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha così fatto chiarezza sulla norma della bozza del “decreto sanità” che prevedeva l'obbligo di certificazione del medico sportivo per praticare aerobica, frequentare piscine o giocare a calcio nella squadra di quartiere. Così non sarà. "Basta il via libera del medico di base", ha precisato Balduzzi spiegando che "solo una prima bozza che era circolata aveva fatto pensare alla necessità del medico sportivo". In realtà, quello che il Governo chiede in materia è "una certificazione analitica, non un semplice certificato di sana e robusta costituzione fisica ma qualcosa che dica che in ordine a quella specifica attività sportiva c'è una condizione fisica della persona che può giustificare quella attività”.
 
Il ministro non ha invece annunciato modifiche, rispetto alla bozza, nella nuova formulazione del decreto, che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri venerdì prossimo per quanto riguarda la tassazione delle bevande zuccherate, la lotta al fumo e al gioco d'azzardo tra i giovani e le nomine in sanità. Ai microfoni di Radio Rai ha però dato qualche dettaglio in più sulle modalità di attuazione e le finalità di queste misure.

Nomina dei direttori generali. “In sanità sì alla buona politica, no alla cattiva"
“Il nucleo delle norme” sulla nomina dei direttori generali contenute del ‘decreto sanità’ “non sta tanto nell'individuazione di chi deve fare la nomina”, elemento che, ha ricordato il ministro, “stava piuttosto in un testo precedente che emergeva da una discussione parlamentare”. Il “punto importante” del decreto sanità in materia, secondo Balduzzi, sta in realtà “la trasparenza”, cioè l’introduzione di “requisiti più stringenti sulle nomine dei direttori generale e anche un procedimento che consenta di valutare maggiormente il merito per quanto riguarda la nomina dei primari”.
In pratica, l’obiettivo è “far entrare la buona politica nella sanità tenendone fuori quella meno buona. E' chiaro che nella nomina sanitarie dei direttori generali c'è una componente politica forte ma deve essere la buona politica cioè – ha concluso Balduzzi -, trasparente, aperta al confronto e alla verifica da parte dell'opinione pubblica".
 
Bevande tassate. “250 mln all’anno di entrate per lo Stato”
Balduzzi non si è detto preoccupato del rischio che una riduzione dei consumi di questi prodotti acuiscano i problemi economici del Paese: “Se scoraggiare certi consumi significa promuovere uno stile di vita più razionale, responsabile e più sobrio non è un risultato malvagio e la preoccupazione economica non ha un vero e proprio fondamento, considerato che si tratterebbe al massimo di un aumento di tre centesimi a bottiglietta”. Il valore della norma, dunque, sta nel “far riflettere sulla necessità di abitudini alimentari migliori, specialmente per i più giovani". Quanto alle entrate previste dallo Stato attraverso questa tassa, Balduzzi ha spiegato che “Dovrebbe orientarsi sui 250 milioni per anno”.
 
Video poker lontani dalle scuole. “Ai giovani bisogna dare speranza, non evasione”
“Non tutto si può fare con i divieti. Occorrono azioni positive e di sensibilizzazione”, insomma “una socialità che riesca a dare ai giovani speranza e non soltanto evasione”, ha spiegato Balduzzi commentando la norma prevista dal “decreto sanità” che stabilisce una distanza minima di 500 metri dalle scuole per i locali con video poker.
Una misura forse non risolutiva, “però – ha affermato il ministro - le risorse delle istituzioni sono quelle che sono”. La misura “intanto è già qualcosa e serve a tutti a riflettere, perché – ha spiegato Balduzzi – c’è un aumento delle dipendenze che creano problemi specie nelle famiglie più povere e in chi ha altri problemi”. Su questo “le istituzioni devono fare qualcosa”.
 
Multe a chi vende tabacco ai minorenni. “Misure in linea con gli altri Paesi”
“Non stiamo inventando niente di particolarmente eccezionale, la norma che prevede che a fronte di una maggiore età non evidente il venditore dovrà chiedere il documento di identità” prima di dare al cliente del tabacco “è in linea con quanto accade negli altri Paesi”, ha affermato il ministro della Salute spiegando che a fronte di divieti più stringenti, “scatteranno più controlli”.
“Sulla base dei dati di cui disponiamo – ha spiegato il ministro – è emerso come sia il caso di intervenire anche per quanto riguarda il contrasto e la prevenzione del tabagismo” così come il ministro aveva già spiegato che si intende fare contro la dipendenza dal gioco di azzardo e il consumo eccessivo di bevande dolci tra i giovani.
“Complessivamente – ha proseguito Balduzzi - sono misure che in altri Paesi hanno superato la valutazione d'impatto, ma da sole non bastano: servono anche altre misure che riguardano il comportamento delle pubbliche amministrazioni e campagne di prevenzione” perché “non è che perché arriva un divieto in più tutto il resto non si fa. E' un'azione integrata di cui c’è bisogno nei confronti delle dipendenze vecchie e nuove".

28 agosto 2012
© Riproduzione riservata

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