Via libera dell'Aula della Camera alla mozione di maggioranza ed a parte dei dispositivi delle mozioni presentate dalle opposizioni sulle iniziative per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale. Nel corso della seduta, in occasione della Giornata internazionale della Donna, in tanti hanno ricordato Tina Anselmi, la parlamentare della Democrazia Cristiana che fu il primo ministro della Sanità donna.
Moltissimi i punti sui quali la Camera ha impegnato il governo, tra questi quello "a mettere in campo ogni iniziativa volta ad assicurare l'adeguata ripartizione e le risorse finanziarie necessarie atte a sostenere il finanziamento dei costi di funzionamento dell'offerta sanitaria e nello specifico: il potenziamento degli ospedali, l'assistenza domiciliare estesa, le case e gli ospedali della comunità, le spese per il personale, gli eventuali risparmi legati alla riorganizzazione e al miglioramento dell'efficienza e dell'appropriatezza, il costo dell'assistenza domiciliare".
Si tratterà di "assicurare le iniziative necessarie atte a introdurre modelli per il monitoraggio sistemico e strutturato a livello nazionale del percorso del paziente, dal momento della presa in carico della domanda, all'inserimento nella lista d'attesa, all'accesso al ricovero fino alla sua dimissione, potenziando gli strumenti funzionali al miglioramento della governance aziendale e regionale delle liste d'attesa; promuovere, nel rispetto dei vincoli di bilancio, per quanto di competenza, lo sviluppo di modelli predittivi e proattivi che consentano la stratificazione della popolazione, il monitoraggio dei fattori di rischio e la gestione integrata di patologie croniche o altre situazioni complesse derivanti anche da condizioni di fragilità e disabilità, anche mediante lo stanziamento di nuove risorse economiche e/o di incentivi a supporto dei farmaci innovativi con l'eventuale prolungamento dello stato d'innovatività di uno o due anni aggiuntivi; sostenere e promuovere protocolli di accoglienza, presa in carico e cura avanzata per le persone con disabilità intellettiva e relazionale all'interno dei percorsi sanitari e sociosanitari affrontando altresì in modo determinato i problemi della salute mentale, anche attraverso una riorganizzazione sul territorio e per le emergenze, e avviando un percorso concreto che consenta alle regioni di attuare fin dal 2023 un piano straordinario di assunzioni, secondo gli standard per l'assistenza territoriale dei servizi di salute mentale".
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