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Emilia Romagna. Schillaci: “L’acqua stagnante è un’insidia può portare infezioni, ma la situazione al momento è sotto controllo”


"Le gastrointeriti sono sicuramente la possibilità infettiva maggiore, per fortuna quelle segnalate fino ad oggi non sono così gravi. I prossimi giorni saranno cruciali per mettere in sicurezza la Romagna. E anche chi lavora deve fare il massimo per utilizzare tutte le protezioni possibili, evitando contatto diretto con l'acqua o il fango. Giuste le vaccinazioni anti tetaniche". Così il ministero della Salute fa il punto in un'intervista a Il Messaggero.

29 MAG -

"È urgente rimuovere il prima possibile l'acqua stagnante in alcune città. Ricordiamolo: può essere un veicolo di infezione". Questo il monito del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che in un'intervista al Messaggero fa il punto della situazione dopo le alluvioni in Emilia Romagna dei giorni scorsi. Nonostante ciò, però, Schillaci sottolinea come al momento la situazione sia "sotto controllo" e l'invito agli italiani è quello a "non rinunciate alle vacanze in Romagna".

A causa dell'acqua stagnante, come confermato dall'assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna, Raffaele Donnini, è stata evacuata Conselice, una cittadina della provincia di Ravenna. "Si sta procedendo, giustamente, con le vaccinazioni antitetaniche in quell'area. Però non c'è ragione per ritenere che vi sia una emergenza sanitaria e si può tranquillamente andare in vacanza in Romagna", ha aggiunto Schillaci.

"La situazione - conferma il ministro - è sotto controllo ma prima si toglie l'acqua a Conselice, meglio è. Per questo si stanno usando tutti i mezzi possibili. Si sta ricorrendo anche a grandi idrovore, perché bisogna fare presto. L'acqua stagnante può portare infezioni, bisogna evitare ad ogni costo che i cittadini vengano a contatto con quest'acqua. Le autorità sanitarie locali hanno diffuso delle disposizioni, delle direttive. delle raccomandazioni molto puntuali, i cittadini le devono seguire in modo rigoroso. Anche noi monitoriamo la situazione e siamo pronti a intervenire qualora dovesse essere necessario. Qualunque necessità abbiano, come Ministero siamo pronti ad aiutare la Romagna".

Quanto alle forniture di vaccini contro il tetano, Schillaci ha assicurato: "Non vi è carenza, ma se servissero nuove forniture, siamo pronti ad inviarle". Una ulteriore insidia è poi rappresentata dal fango che ha invaso le strade ma anche le abitazioni. A Cesena, Forlì e Faenza le zone con l'acqua ancora sulle strade stanno sparendo per fortuna, ma ci sono interi quartieri ancora ricoperti dal fango. E tra chi, generosamente, da molti giorni sta lavorando per rimuoverlo sono emersi diversi casi di disturbi gastro intestinali. Bisognerebbe lavorare con la mascherina, ma fa molto caldo.

"Questo è indubbiamente un problema - ha concluso il ministro -. Le gastrointeriti sono sicuramente la possibilità infettiva maggiore, per fortuna quelle segnalate fino ad oggi non sono così gravi. I prossimi giorni saranno cruciali per mettere in sicurezza la Romagna. E anche chi lavora deve fare il massimo per utilizzare tutte le protezioni possibili, evitando contatto diretto con l'acqua o il fango. Si è parlato di pericolo di salmonella, tetano, colera, sulla carta sono insidie possibili quando si parla di acqua stagnante, ma sono convinto che al momento la situazione sia totalmente sotto controllo. Ripeto: giuste le vaccinazioni anti tetaniche perché tra le varie possibilità quella del tetano è quella che spaventa maggiormente".



29 maggio 2023
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