"La telemedicina, migliorando l'accesso alla sanità in condizioni di uguaglianza anche territoriale, rende il servizio sanitario efficiente e potenzia le condizioni di godimento del diritto alla salute, tutelato in Costituzione agli articoli 2, 3 e 32. A tal fine sarà implementata la rete infrastrutturale in grado di connettere le strutture mediche tra loro e le strutture mediche e i pazienti nelle loro unità remote".
Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo ieri in commissione Affari Sociali alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Maddalena Morgante (FdI).
Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Gemmato.
"Ringrazio gli onorevoli interroganti per i quesiti posti e rappresento quanto segue.
Come è noto, la Telemedicina è una prestazione sanitaria sui generis, perché viene erogata a distanza mediante le tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Nell'ambito del PNRR, è stato emanato, in attuazione della Missione 6 – Salute, il decreto 21 settembre 2022, con il quale sono state approvate le nuove linee di indirizzo per i servizi di telemedicina che stabiliscono i requisiti tecnici indispensabili per garantire l'omogeneità e l'efficienza nell'attuazione dei servizi.
Agli esiti del technical meeting intercorso con la Commissione Europea nella giornata del 17 novembre 2023, nell'ambito del processo di rimodulazione complessivo del PNRR e in particolare della Missione 6, è stata definita una riallocazione delle risorse.
Per quanto concerne specificatamente la Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici (M6C1I1.2.3), si è stabilito di rifinanziare il sub investimento, con un aumento di risorse pari a 500 milioni di euro, stabilendo un incremento del target finale di 100.000 persone, per un totale di 300.000 assistiti con servizi di Telemedicina entro il quarto trimestre 2025.
Grazie agli investimenti del PNRR, si va affermando un corpus di regole dal quale può delinearsi uno «statuto sulla telemedicina» che consentirà un uso della telemedicina consolidato, sistematico e uniforme sul territorio nazionale, in linea con quanto sancito a livello europeo.
Ricordo, inoltre, che il target comunitario M6C1-8, riferito all'adozione di almeno 20 progetti di telemedicina sul territorio nazionale, considerando sia singole regioni, sia consorzi di regioni, risulta, ad oggi, sostanzialmente conseguito. Sono in corso di perfezionamento la documentazione di rendicontazione e le relative evidenze, che saranno nel breve trasmesse alla Commissione Europea.
In conclusione rappresento che la telemedicina, migliorando l'accesso alla sanità in condizioni di uguaglianza anche territoriale, rende il servizio sanitario efficiente e potenzia le condizioni di godimento del diritto alla salute, tutelato in Costituzione agli articoli 2, 3 e 32. A tal fine sarà implementata la rete infrastrutturale in grado di connettere le strutture mediche tra loro e le strutture mediche e i pazienti nelle loro unità remote".