Monti: “Sanità deve ripensarsi e vincere la chiusura mentale al cambiamento”
Il premier intervenuto alla cerimonia sull’invecchiamento attivo ha evidenziato come “la sanità pubblica è chiamata a ripensarsi in vista di una rimodulazione e di un adattamento di cui abbiamo bisogno”. Napolitano: “Serve un patto fra le generazioni". Il video.
04 DIC - Si è svolta oggi la cerimonia di chiusura dell’anno europeo sull’invecchiamento attivo in cui sono intervenuti il premier Mario Monti e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per il capo dello Stato sono due le priorità: una maggiore attenzione per la popolazione anziana e una maggiore attenzione nei confronti delle fasce più deboli. Durante il suo intervento alla cerimonia di chiusura dell’anno europeo sull’invecchiamento attivo il presidente del Consiglio
Mario Monti è tornato invece nuovamente a parlare di sanità, lodandola, ma anche specificando come occorra ripensarla in vista del futuro.
“Troppo spesso l’invecchiamento è visto come una sconfitta ma in realtà è una vittoria. Raggiungere un’età avanzata non è più per pochi e questo è un trionfo. Si invecchia - ha precisato il Premier - stando in salute più a lungo rispetto al passato. La nostra sanità pubblica ha dato un contributo determinante al conseguimento di questo grande successo. Ora, anche in virtù del proprio stesso successo, essa è chiamata a ripensarsi in vista di una rimodulazione fatta di innovazioni e adattamenti di cui dobbiamo avere consapevolezza. Dobbiamo insomma imparare a gestire il divenire del processo demografico in modo più efficiente. La nostra mentalità è chiamata a fare i conti con nuove prospettive, nuove visuali e questo può non essere semplice. Il conservatorismo non è prerogativa di un'età della vita, bensì di una data stagione, di una certa collettività. C’è bisogno di vincere la chiusura mentale al cambiamento”.
Monti nella sua introduzione ha fatto anche una battuta che sintetizza il suo ultimo anno a Palazzo Chigi. “Quando vedo il 2012 come anno europeo dell'invecchiamento attivo, penso che forse anche io ho dato una testimonianza di invecchiamento attivo. Molto attivo credetemi”.
“Penso – ha poi aggiunto riferendosi al Capo dello Stato Giorgio Napolitano - al fatto che a richiedermi questa testimonianza è stata un’altissima personalità che è l’esemplare dell'invecchiamento attivo a enorme vantaggio dell’intero Paese”.
Il presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, per il tramite del Segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, ha espresso l'apprezzamento per la manifestazione promossa dal Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi "che si inserisce tra le iniziative promosse nell'ambito dei programmi di Europa 2020 e che vedrà anche la presentazione della Carta nazionale predisposta su questi temi. Il processo di invecchiamento della popolazione registrato nei paesi occidentali, e in modo rilevante in Italia, induce - si legge nel messaggio - ad una approfondita riflessione sulle iniziative possibili per offrire agli anziani un sempre maggior grado di autonomia e di sicurezza nelle quotidiane scelte di vita, così evitando situazioni di emarginazione ed esclusione sociale e valorizzando il patrimonio di esperienza e di conoscenza maturato nel corso della loro vita. Come ha più volte sottolineato il Presidente Napolitano, l'attuale grave congiuntura economica impone un ulteriore impegno delle istituzioni e della collettività nel difendere e nel salvaguardare la vita e la dignità delle persone anziane, oggi ancor più impegnate a mantenere salda la tenuta sociale del Paese. Si tratta di una grande sfida di solidarietà che intende superare particolarismi ed egoismi attraverso un patto fra le generazioni che sia foriero di un modello di sviluppo sostenibile per la costruzione di una società più giusta, più coesa e più inclusiva".
04 dicembre 2012
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