“Negli ultimi 15 anni abbiamo avuto 37 miliardi di disinvestimento sulla sanità, per essere allineati agli altri paesi europei mancano 50 miliardi in rapporto al Pil ed è da qui che deriva la differenza negli investimenti. È un problema serio, che deriva dalla mancata programmazione degli passati, dalle mancate assunzioni di personale, dal taglio dei posti letto, dal blocco del turn over che ha impedito l'immissione di nuove risorse. Stiamo lavorando per risolvere i problemi, non ci sono bacchette magiche ma abbiamo già aumentato i fondi”.
È quanto ha dichiarato Ugo Cappellacci, deputato forzista e presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, ospite a Restart su Rai2.
“La Sanità non deve essere terreno di scontro politico – ha detto – perché non serve e non fa bene a nessuno. Ci sono problemi antichi, occorre mettersi a tavolino e cercare di lavorare insieme sulle soluzioni. Riguardo alle aggressioni del personale lo scorso anno, abbiamo previsto l'inserimento di posti di polizia nei pronto soccorso e la Commissione da me presieduta ha da poco concluso una indagine conoscitiva che ha individuato tutte le criticità. Abbiamo quindi le conoscenze e le basi per poter andare avanti su uno degli aspetti fondamentali, che è quello della riorganizzazione generale, dalla medicina territoriale agli incentivi per i medici, perché non è solo e soltanto un problema di risorse. In questa manovra ci sono due collegati, uno sulla medicina territoriale e uno sulle professioni sanitarie, e stiamo lavorando su questo”