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Ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Ministero Salute fa il punto su aggressioni al personale e carenza infermieri


Dal 1° gennaio al 30 settembre 2023, "a fronte di un numero medio di 143 accessi giornalieri, sono stati segnalati dal personale sanitario interessato 5 episodi di aggressione, per ciascuno dei quali è stato effettuato un audit con il personale sanitario coinvolto". Per quanto concerne la carenza di personale infermieristico, "l'ente regionale rappresenta che il Pronto soccorso dell'ospedale è stato incrementato a 40 unità infermieristiche".

12 SET -

Con riferimento alle aggressioni al personale sanitario verificatesi presso il Pronto soccorso dell'Ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, "la Regione ha comunicato che nel periodo dal 1° gennaio al 30 settembre 2023, a fronte di un numero medio di 143 accessi giornalieri, sono stati segnalati dal personale sanitario interessato 5 episodi di aggressione, per ciascuno dei quali è stato effettuato un audit con il personale sanitario coinvolto".

Per quanto concerne la carenza di personale infermieristico, "l'ente regionale rappresenta che il Pronto soccorso dell'ospedale è stato incrementato a 40 unità infermieristiche". Per quel che attiene, invece, la non corretta assegnazione dei codici, l"a Regione riferisce che i risvolti clinici non hanno fino ad ora dato modo di confutare le modalita con le quali questi vengono assegnati in fase di triage e/o modificati in fase anamnestica, ne tantomeno di stabilire una correlazione tra l'assegnazione di un determinato codice di priorità ed un eventuale caso di malpractice".

Infine, circa la fuga dei pazienti dal Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, "il Direttore del Dipartimento di salute mentale ha chiarito che dal dicembre 2017 al febbraio 2021, risulta un solo caso di paziente allontanatosi dal reparto".

Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha fatto il punto della situazione ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera rispondendo all'interrogazione sul tema presentata da Pasqualino Penza (M5S).

Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Gemmato.

"Ringrazio l'onorevole interrogante poiché mi consente di evidenziare la grande attenzione che questo Governo ha sempre posto e tuttora pone nei confronti delle problematiche che interessano le nostre strutture sanitarie nonché le relative misure già adottate e quelle in corso di adozione.
Con particolare riferimento alle misure a tutela della sicurezza del personale sanitario è mia premura ricordare che questo Governo con il decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34 è intervenuto modificando il secondo comma dell'articolo 583-quater del codice penale prevedendo la reclusione da 2 a 5 anni per chiunque si macchi del delitto di lesioni personali ai danni degli esercenti una professione sanitaria o socio-sanitaria.

Nell'ambito della conversione in legge del suddetto decreto è stata prevista la possibilità, da parte del questore, di pater costituire posti fissi della Polizia di Stato presso le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate dotate di un reparto di emergenza-urgenza, in considerazione del bacino di utenza e del livello di rischio della struttura.
Successivamente, con il decreto legislativo 19 marzo 2024, n. 31, il Governo ha reso il suddetto delitto procedibile d'ufficio, così da non far dipendere l'esercizio dell'azione penale dalla volontà della vittima di sporgere denuncia.
Inoltre, giova ricordare che con decreto 7 dicembre 2023 il Ministro della salute ha inteso integrare e dare nuovo impulso all'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (ONSEPS), strumento volto a scongiurare il verificarsi del fenomeno delle aggressioni agli operatori del settore.

L'Osservatorio sta effettuando un'attività di studio e di approfondimento volto all'aggiornamento della Raccomandazione n. 8, emanata nel 2007 dal Ministero della salute, utile a fornire un indirizzo efficace ed omogeneo finalizzato a prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari.
Inoltre, l'Osservatorio ha promosso iniziative di formazione degli operatori sanitari e di comunicazione nei confronti di utenti e professionisti, individuate come strumento particolarmente efficace per ristabilire il rapporto fiduciario tra sanitario e paziente e conseguentemente mirato a ridurre le condizioni di rischio.
Per quanto riguarda le altre problematiche poste nell'interrogazione si riportano, di seguito, le informazioni che ha fornito la Regione Campania.
Con riferimento specifico alle aggressioni al personale sanitario verificatesi presso il Pronto soccorso dell'Ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, la Regione ha comunicato che nel periodo dal 1° gennaio al 30 settembre 2023, a fronte di un numero medio di 143 accessi giornalieri, sono stati segnalati dal personale sanitario interessato 5 episodi di aggressione, per ciascuno dei quali è stato effettuato un audit con il personale sanitario coinvolto.

Per quanto concerne la carenza di personale infermieristico, l'ente regionale rappresenta che il Pronto soccorso dell'ospedale è stato incrementato a 40 unità infermieristiche.
Per quel che attiene, invece, la non corretta assegnazione dei codici, la Regione riferisce che i risvolti clinici non hanno fino ad ora dato modo di confutare le modalita con le quali questi vengono assegnati in fase di triage e/o modificati in fase anamnestica, ne tantomeno di stabilire una correlazione tra l'assegnazione di un determinato codice di priorità ed un eventuale caso di malpractice.

Infine, circa la fuga dei pazienti dal Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, il Direttore del Dipartimento di salute mentale ha chiarito che dal dicembre 2017 al febbraio 2021, risulta un solo caso di paziente allontanatosi dal reparto.
Tuttavia, sono noti casi in cui i pazienti si sono allontanati ma, non essendo stati gli stessi ancora sottoposti a ricovero in regime di TSO, non possono essere classificati come casi di «fuga dal reparto». La Direzione ha quindi riferito che non risultano atti giudiziari che coinvolgano pazienti psichiatrici allontanatisi dalla struttura sanitaria, ne operatori passibili di mancata sorveglianza.

Con riferimento alla problematica che investe la carenza di personale infermieristico, rappresento che la tematica è oggetto di particolare attenzione da parte del Governo, tanto che, allo stato, risultano in corso di adozione molteplici iniziative finalizzate a fronteggiare il fenomeno.
In particolare, è in corso di predisposizione una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale degli enti del SSN volta a introdurre misure di maggiore flessibilità nelle assunzioni, sia pur nel rispetto dell'equilibrio economico e finanziario del Servizio sanitario regionale.
Si sta peraltro procedendo alla revisione del profilo professionale dell'operatore socio sanitario istituito con Accordo del 22 febbraio 2001, con aggiornamento del percorso formativo volto a garantire uniformità di contenuti, standard organizzativi, qualità formativa.

In conclusione, rappresento che, nell'ottica di rendere la professione infermieristica maggiormente attrattiva, si sta altresì considerando, in collaborazione con il MUR, l'elaborazione di una modifica ai percorsi formativi dell'infermiere, prevedendo una revisione in senso specialistico della laurea magistrale".



12 settembre 2024
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