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Morbillo. Ciriani: “Fondamentale applicazione del Piano nazionale vaccini”


Così il Ministro per i Rapporti col Parlamento durante il Question time rispondendo ad un’interrogazione di Italia Viva sull’aumento dei casi di morbillo nell’ultimo anno.

25 SET -

“Dal 2023, dopo un periodo di bassa incidenza della malattia, vi è stata una ripresa della circolazione del virus nel nostro Paese, nonché a livello europeo e anche mondiale. Nei primi 8 mesi del 2024, sono stati notificati 864 casi di morbillo, dei quali 790 risultano confermati in laboratorio. Su 809 casi con stato vaccinale noto, 727 non erano vaccinati al momento del contagio, 45 vaccinati con una sola dose e 30 vaccinati con due dosi; per i rimanenti 7 casi, lo stato vaccinale non era noto. Circa la metà dei pazienti segnalati ha un'età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 23,9 per cento ha più di quarant'anni. Tuttavia, l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni, 81,7 casi per milione. In tale contesto, assume fondamentale importanza all'intesa sancita in sede di Conferenza Stato-regioni del 2 agosto 2023 sul Piano nazionale di prevenzione vaccinale e sul calendario nazionale vaccinale”. Così il Ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani durante il Question time rispondendo ad un’interrogazione di Italia Viva sull’aumento dei casi di morbillo nell’ultimo anno.

La risposta integrale del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. A seguito dell'adozione del decreto-legge n. 73 del 2017, per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati, sono state rese obbligatorie 10 vaccinazioni, tra le quali l'antimorbillo, mentre per i nati a partire dal 2001 tale vaccinazione viene somministrata nel secondo anno di vita, con un richiamo a 5-6 anni di età. Dai 4.358 casi registrati nel 2017, si è arrivati ai 12 del 2022, con l'interruzione della trasmissione endemica del morbillo per un periodo di almeno 12 mesi. Tuttavia, dal 2023, dopo un periodo di bassa incidenza della malattia, vi è stata una ripresa della circolazione del virus nel nostro Paese, nonché a livello europeo e anche mondiale. Nei primi 8 mesi del 2024, sono stati notificati 864 casi di morbillo, dei quali 790 risultano confermati in laboratorio.

Su 809 casi con stato vaccinale noto, 727 non erano vaccinati al momento del contagio, 45 vaccinati con una sola dose e 30 vaccinati con due dosi; per i rimanenti 7 casi, lo stato vaccinale non era noto. Circa la metà dei pazienti segnalati ha un'età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 23,9 per cento ha più di quarant'anni. Tuttavia, l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni, 81,7 casi per milione. In tale contesto, assume fondamentale importanza all'intesa sancita in sede di Conferenza Stato-regioni del 2 agosto 2023 sul Piano nazionale di prevenzione vaccinale e sul calendario nazionale vaccinale. Il calendario nazionale vaccinale, in particolare al fine di incrementare le coperture contro il morbillo, riporta la raccomandazione della vaccinazione nel secondo anno di vita, con un richiamo a 5-6 anni di età, nonché per tutti i soggetti tra i 18 e i 59 anni che non siano stati vaccinati con due dosi e che sono affetti da specifiche condizioni patologiche.

Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025, invece, costituisce il documento di riferimento nel quale sono state stabilite le strategie sull'intero territorio nazionale per la riduzione o la eliminazione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino. Con riferimento all'obiettivo di eradicazione del morbillo e della rosolia, il piano, nel perseguire gli obiettivi già individuati nel Piano nazionale, riprende le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità di mantenere elevati livelli di copertura vaccinale, per due dosi di vaccino combinato morbillo-parotite-rosolia, in particolare tra la popolazione adulta, in cui sono stati evidenziati bassi livelli di immunità. Ciò premesso, con riferimento al monitoraggio dei vaccini obbligatori è opportuno far presente che il Ministero della Salute raccoglie e pubblica, con cadenza regolare, i dati relativi alle coperture per le vaccinazioni effettuate nell'adolescenza e, nello specifico, il richiamo nei confronti della difterite, del tetano e della pertosse, l'eventuale recupero della vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia, il vaccino anti-meningococco C e tetravalente, e la vaccinazione anti-epatite A.

Da ultimo - e ho concluso, Presidente - per quanto concerne la campagna educativa e di sensibilizzazione, ritengo doveroso segnalare che in seno al Piano nazionale di prevenzione, sono previste strategie per rafforzare la comunicazione, quali campagne informative - identificando con chiarezza i target, i canali e i contenuti, nonché l'adozione di azioni utili a ricreare e mantenere un clima di fiducia tra cittadini e istituzioni sanitarie.

La replica di Mauro Del Barba (IV-C-RE). Grazie, Presidente. No, signor Ministro, non siamo per niente soddisfatti della sua risposta. Potrei leggere di nuovo io i dati, il bollettino, sarei il terzo che lo fa dopo l'onorevole Giachetti, dopo di lei, ma credo che ripeterci i dati e raccontarci che, fortunatamente, siamo uno stato avanzato che ha un Piano nazionale di prevenzione, che ha dei target, non serva a nulla e, soprattutto, non serva a rispondere all'interrogazione che noi, per tramite dell'onorevole Giachetti, le abbiamo posto; cioè vorremmo capire se questo Governo è preoccupato di questo picco e se, visto che abbiamo un Piano nazionale che prevede di fare della prevenzione, intende mettere in atto delle misure particolari per sensibilizzare i cittadini.

Perché, vede, la conclusione è quella che riporta il Piano nazionale, quella che raccomanda l'Istituto superiore di sanità: per far sì che non vi siano epidemie, focolai di morbillo, occorre una vaccinazione, con la seconda dose superiore al 95 per cento. E, quindi, il tema è: visto che siamo scivolati sotto questa dose, come intendete recuperare? Probabilmente servono anche strumenti straordinari, oltre agli strumenti ordinari, anche perché, se stiamo parlando di questo caso, è perché siamo finiti in fondo alla classifica. Voglio ricordarle che, insieme a noi, in questa classifica ci sono – e parliamo dell'Europa, della zona geografica europea – Kazakistan, Azerbaijan, Federazione Russa, Kirghizistan, Romania, c'è anche il Regno Unito, ma ci sono la Turchia, l'Uzbekistan e la Bosnia ed Erzegovina. Senza nulla togliere a questo Paese - tornando ai problemi di casa nostra - vede la questione allora è: visto che i Piani ordinari non sono sufficienti, non è che anche la vostra interpretazione politica dell'importanza dei vaccini abbia a che fare con questa caduta di interesse e di attenzione da parte dei cittadini?

Perché si moltiplicano, da parte di esponenti della maggioranza, richiami alla non vaccinazione. Quindi, caro Ministro, bene che ci siano le campagne vaccinali, ma assumetevi anche la responsabilità politica per quanto all'interno della vostra maggioranza sta capitando, continuamente accade, rispetto al venir meno dell'attenzione sugli obblighi vaccinali.



25 settembre 2024
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