In merito alla prospettata cessione del relativo complesso immobiliare dell'ospedale Forlanini di Roma in vista della realizzazione della nuova sede dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, "le modalità di possibile attuazione della dichiarazione di intenti con la Santa Sede dell'8 febbraio 2024 sono ancora in corso di studio e di negoziato fra le parti. Ove le parti raggiungessero un'intesa, l'accordo che sarà eventualmente firmato potrà entrare in vigore sul piano internazionale ed essere recepito nell'ordinamento giuridico italiano mediante lo strumento normativo appropriato in base al contenuto dell'accordo stesso".
A spiegarlo è stata la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, rispondendo questa mattina in aula alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Francesco Silvestri (M5S).
Di seguito la risposta integrale della sottosegretaria Siracusano.
"La ringrazio, Presidente. Ringrazio l'onorevole Silvestri per il quesito posto, ovviamente di grande importanza. Mi sento, però, di respingere le accuse di propaganda politica nel fornirle dei doverosi chiarimenti, soprattutto in merito all'utilizzabilità dei fondi del PNRR per gli interventi di adeguamento alla normativa antisismica. Risulta che essi fossero finalizzati a presìdi sede di DEA I e II livello, e di pronto soccorso attivi alla data del 2020, condizione quest'ultima non presente nel caso del complesso del Forlanini.
La replica di Francesco Silvestri (M5S): "Trattandosi di un qualcosa che è ancora in corso, non c'è da essere soddisfatti o meno. Ne prendiamo atto e speriamo che le interlocuzioni migliorino rispetto ad oggi, perché, su questo, alcuni passaggi principali dell'operazione, in qualche modo, sono stati discussi e si è parlato anche di una concessione successiva della Santa Sede poi a INAIL; quindi poi il ruolo dell'INAIL in questa fattispecie come elemento cardine, e lì, secondo me, ci sono alcuni passaggi che vanno chiariti.
Sicuramente, questo lo dico al Sottosegretario Mantovano e lo dico in generale, qui torneremo a discutere di questa questione, non è un tema che lasceremo così, perché quella risorsa, l'ospedale ex Forlanini, è un patrimonio, e, ad oggi, non è stato spiegato come mai abbiamo rinunciato all'ambizione di tenere questa eccellenza pubblica. Rispetto all'elemento della propaganda, mi riferivo non solo al servizio di Report, che ringrazio, è stato un servizio interessantissimo, che in qualche modo ricordava con delle riprese video tutta l'attività, a mio avviso, a questo punto di propaganda.
Perché quando uno ha un obiettivo politico, quella non è propaganda; Fratelli d'Italia, in quel periodo, legittimamente faceva banchetti, video, raccolta firme e qualsiasi cosa per tenere pubblico l'ex Forlanini. Quella non era propaganda; secondo me era un ottimo indirizzo, un ottimo indirizzo. Ora non si spiega perché stia facendo il contrario. Quindi mi viene da pensare che, quando si chiedeva alla gente consenso su quella base programmatica e oggi si fa l'esatto contrario, quella, secondo me, da proposta politica diventa propaganda.
Il punto è che, a mio avviso, oggi ci sono tutti gli elementi per invertire la rotta e, comunque, in merito ai passaggi che il Governo farà con la Santa Sede, anche su tutta la programmazione del Bambino Gesù - che, ripeto, non è il punto della questione, non è il problema, anche perché ragioniamo di un'altra eccellenza -, il punto è perché abbiamo rinunciato a rilanciare l'ospedale ex Forlanini come sanità pubblica.
Su questo non c'è, ovviamente, una risposta politica. Continuano quindi le trattative per la vendita, speriamo di non dover parlare di una svendita. Quello che posso assicurare è che io, come Movimento 5 Stelle, ma anche come politico di Roma che tiene alla sua città, venendo da un percorso dove ho visto parlare di vendita di 18 ettari del Forlanini a 70 milioni di euro - sarebbe stato uno scandalo senza precedenti, uno scandalo senza precedenti -, allora seguirò con molta attenzione e, ripeto, in quest'Aula si tornerà a parlare di Forlanini. Il Governo ci viene a dire che è una trattativa in corso; il Governo tenga conto che questo Parlamento, a prescindere se ci darete la possibilità o no di discutere gli elementi legislativi, tornerà a parlare e a chiedere di quello che sta succedendo e succederà dell'ex Forlanini".