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Dopo le elezioni. D’Ambrosio Lettieri (Pdl): “Salvaguardare l'universalità del Ssn"


Per il senatore “le proposte PdL sono state premiate dalle urne”, ma il quadro “frammentario” post elettorale rende difficile la governabilità. Il welfare e la sanità, per d’Ambrosio Lettieri, dovranno comunque restare una priorità. “Da affrontare con interventi strutturali che garantiscano la sostenibilità del sistema sanitario nazionale secondo un principio universalistico irrinuciabile”.

04 MAR - “Pur avendo premiato la credibilità e la concretezza delle proposte programmatiche avanzate dal PdL, le urne tuttavia ci hanno consegnato un quadro frammentario. Naturalmente ci auguriamo che il presidente Napolitano possa esperire con serenità ogni passaggio per non consegnare il Paese alla ingovernabilità, ma allo stesso tempo non possiamo non stigmatizzare la confusione e l’approssimazione con cui il leader del Pd, Bersani, sta approcciando il problema e la più netta contrarietà a governicchi che non farebbero il bene del Paese”. Ad affermarlo è il sentore del PdL, Luigi d’Ambrosio Lettieri, commentando il risultato post elettorale.

“Non vi è dubbio – ha proseguito d’Ambrosio Lettieri - che certamente una delle priorità del Governo, accanto alla riforma del’architettura dello Stato, del fisco e al lavoro, è rappresentata dalla sanità e in particolare dal tema della sostenibilità del sistema sanitario nazionale che, nonostante i parlamentari del centrodestra abbiano reiteratamente posto sul tappeto del dibattito parlamentare, ha trovato spazio a scioglimento delle Camere ormai prossimo. Invece il tema esige un dibattito serio e risolutivo nelle sedi competenti per stabilire con quali risorse vogliamo garantire ai cittadini italiani i livelli essenziali di assistenza in una logica universalistica. Salvaguardare l'universalità del nostro servizio sanitario, che è la cifra distintiva del patrimonio valoriale che la nostra democrazia ha saputo scrivere nelle politiche del welfare, è infatti un principio irrinunciabile. E tuttavia – ha proseguito il senatore -, come ho sostenuto più volte nel corso dell'intera legislatura, sarebbe un atto di grave irresponsabilità ignorare che al progressivo aumento della domanda di salute e delle aspettative di vita non corrisponde un aumento del finanziamento della spesa di una sanità che cura sempre di più e guarisce sempre di meno. Anzi, le risorse vengono tagliate con sforbiciate sempre più severe che rischiano di tagliare molto i diritti dei cittadini e molto poco gli sperperi, gli sprechi e le corruzioni”.
 
Per d’Ambrosio Lettieri “è su questo che abbiamo il dovere di agire. Proseguire gli interventi per il miglioramento della governance, con l’introduzione di meccanismi di correzione e di controllo e per la lotta all'evasione fiscale; superare le gravi criticità determinate dalle modifiche al titolo V della Costituzione; moralizzare la gestione prevenendo e contrastando lo sperpero di risorse e la corruzione, nonché rinegoziare gli accordi internazionali affrontando anche il delicato capitolo dei costi della difesa: questi sono i punti che vanno affrontati  e le scelte che vanno fatte con serietà  e senza demagogia a difesa del nostro sistema sanitario. L'imperativo diventa ancora più cogente per le gravissime difficoltà che  vive la nostra comunità a cui non possono essere richiesti altri sacrifici e a cui va restituita almeno la speranza in un futuro migliore”.

“Il PdL – ha spiegato il senatore - ha una proposta chiara in tema di welfare, basato sulla tradizione sussidiaria italiana e incentrato sul valore della persona, della famiglia, del lavoro e del rapporto con il territorio: buono-dote o credito di imposta per la libera scelta nei servizi del welfare; stabilizzazione e raddoppio del 5 per mille; misure per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle famiglie; revisione e potenziamento degli strumenti previsti dalla Legge 328 del 2000, tramite incremento dei fondi ad essi destinati; revisione Legge 180 del 1978 (emergenza salute mentale); ripristino delle opportunità di accesso ai servizi pubblici a domanda individuale per i cittadini italiani. Mi auguro si possa aprire al più presto un confronto su questo”.
 
 

04 marzo 2013
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