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Audizione al Senato. Pani (Aifa): “Allarme spesa farmaceutica ospedaliera. Sfonda dappertutto”


Così il direttore generale dell'Aifa nel corso dell’indagine sulla sostenibilità del Ssn. Pani però ha aggiunto che a livello disaggregato “la spesa farmaceutica territoriale conosce un eccesso solo in alcune regioni”, mentre lo sfondamento dell'ospedaliera è dovuto soprattutto al costo dei farmaci innovativi. 

12 LUG - I livelli della spesa farmaceutica rispetto al fondo del Servizio sanitario nazionale sono “in generale contrazione rispetto agli ultimi anni, tanto che, nel dato consolidato del 2012, si registra un recupero di circa un miliardo di euro. Tuttavia, a livello disaggregato, si nota che la spesa farmaceutica territoriale conosce un eccesso solo in alcune regioni rispetto al tetto prefissato, mentre la spesa farmaceutica ospedaliera sfonda dappertutto, proprio perchè la maggior parte dei farmaci oncologici è impiegata negli ospedali. Tuttavia, tale tendenza sarà sempre più accentuata in futuro, dato il maggior impiego di farmaci innovativi e biotecnologici che saranno utilizzati negli ospedali”. Dunque spesa farmaceutica in compressione secondo Luca Pani, direttore generale dell’Aifa, audito dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato nel corso dell’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Ssn con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità.
 
Dopo aver parlato dei livelli di spesa farmaceutica Pani si è soffermato sul differente accesso alle terapie farmacologiche. Elemento questo che presenta dati contrastanti in ambito regionale, e perciò dovrebbe indurre ad una più precisa strategia di comunicazione. Infine Pani ha voluto precisare le vicenda di alcuni farmaci oncologici che a carico dei cittadini. Su questo il direttore generale dell’Agenzia del farmaco ha rassicurato “che allo stato attuale nessun paziente è costretto a pagare tale tipologia di farmaci”. Ovvero quelli inclusi nella cosiddetta fascia Cnn, una sottospecie di fascia C, non negoziata.
 
Dalla Commissione è stato audito anche Sergio Pecorelli, presidente dell’Aifa che nel corso del suo intervento ha ricordato come “il sistema farmaceutico si pone all'interno del Ssn che viene valutato a livello mondiale in termini positivi sia per i risultati ottenuti sia perché costituisce l'ultimo esempio di modello universalistico”.
Pecorelli ha inoltre sottolineato i progressi compiuti dalla medicina fanno sì che questa non sia più “di attacco e di difesa, ma sempre più medicina preventiva e molecolare. Si tratta di un cambiamento determinato anche da precisi fattori, a cominciare dal progressivo invecchiamento della popolazione che ha conseguentemente causato un incremento delle malattie croniche e della parte della vita che viene gestita in malattia, tutti fenomeni che debbono essere affrontati necessariamente attraverso la prevenzione. Inoltre, il 65 per cento delle risorse sono spese per soggetti di età superiore ai 65 anni”.
 
I farmaci, ha aggiunto Pecorelli, hanno un alta efficacia e ciò “consente di sviluppare una medicina personalizzata attraverso i cosiddetti farmaci a bersaglio, anche perché, grazie alla ricerca, si conoscono ora le vie che conducono alle malattie”.
Perà secondo il presidente Aifa, se il sistema farmaceutico “è sensibile nei confronti dell'innovazione” questa “spesso non è interpretata in modo uniforme da tutti i Paesi dell'Unione europea. In tal senso, è forte l'impegno dell'Aifa che ha investito molto anche su uno specifico algoritmo dell'innovazione”.
 
Aifa, ha concluso Pecorelli, è “attenta alla sicurezza dei farmaci, dalla fase della approvazione fino a quella della immissione sul mercato, grazie ad un sistema di farmaco-vigilanza invidiato in Europa. L'Italia peraltro si pone all'avanguardia anche nella lotta alla contraffazione farmaceutica ed alla vendita on line dei farmaci che, a suo giudizio, non deve conoscere deroghe”. 

12 luglio 2013
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