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Ciao 2013/18. Romani (M5S): "Fatta chiarezza su Terra dei fuochi, ma resta incerto finanziamento del Fsn"

di Giovanni Rodriquez

Per l'esponente del M5S non sono pochi gli aspetti positivi dell'anno appena trascorso, come l'introduzione dello screening neonatale allargato nella legge di stabilità o il rapporto più stretto tra mondo scientifico e poilitica, restano però i problemi di disparità legati alle storture del Titolo V e la poca chiarezza sui 2 mld dei ticket

09 GEN - Un 2013 in chiaroscuro. Questo il quadro della situazione tratteggiato dal senatore del M5S, Maurizio Romani che, proprio oggi, potrebbe essere nominato nuovo capogruppo del movimento al Senato per i prossimi 3 mesi. Tra le note positive spiccano il rapporto più stretto tra salute e inquinamento ambientale che ha portato alla denuncia della situazione riguardante la Terra dei fuochi, così come la conquista dello screening neonatale allargato nella legge di stabilità. Restano però le incertezze legate ai 2 mld dei ticket, e quindi al finanziamento del Fondo sanitario nazionale, e tutte le storture del Titolo V che hanno portato ad un scollamento sempre maggiore tra le Regioni per le garanzie di assistenza ai cittadini.
 
Senatore Romani, potrebbe tracciarci un bilancio del 2013?
Inizierei ad analizzare l'anno appena trascorso considerando in prima istanza gli aspetti positivi. Grazie alla nostra spinta si è realizzata un'indagine conoscitiva su ambiente e salute che ha portato alla luce la tragica vicenda della Terra dei fuochi contribuendo a far chiarezza su un argomento così delicato. Uno dei nostri obiettivi principali è, non a caso, proprio quello di tenere insieme gli argomenti legati alla salute a quelli riguardanti l'inquinamento ambientale.
Passando poi alla legge di stabilità, siamo riusciti a far passare l'emendamento riguardante lo screening neonatale: è vero che i soldi stanziati non sono molti, ma in un momento di crisi come questo possiamo parlare comunque di un successo.
Sempre nel 2013 si è dato il via ad un'integrazione più stretta tra il mondo scientifico e quello politico con un incontro che ha visto la partecipazione dello stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In questo senso abbiamo in programma altri 3 o 4 incontri per avvicinare sempre di più i due mondi.
Altro aspetto positivo è il Disegno di legge presentato a mia prima firma in commissione giustizia riguardante il traffico di organi con la Cina. Ci sono persone condannate a morte per motivi religiosi proprio con l'obiettivo di espiantare e vendere i loro organi.

Passando invece agli aspetti negativi?
Tra le note negative, sicuramente, c'è il fatto di trovarsi ancora sotto la scure della spending review. Anche la questione della corruzione legata alla sanità denunciata dalla stessa Agenas, che ha parlato del 5% delle spese sanitarie legate proprio a questo malcostume, è una nota dolente che porta ad un ingente e intollerabile spreco di risorse in un settore così importante. Possiamo poi parlare dello scollamento sempre maggiore tra le diverse regioni sulle garanzie di salute offerte ai cittadini. In quest'ottica dovremo rivedere il Titolo V anche per porre un freno al fenomeno della mobilità sanitaria.
C'è poi da considerare la poca chiarezza circa i 2 mld di ticket che dovrebbero portare il Fondo sanitario nazionale a quota 109 mld. Nonostante le rassicurazioni da parte del ministro Lorenzin e del sottosegretario Fadda, la questione è ancora incerta.
Infine, c'è la questione legata agli Opg: mancano i fondi per il personale e non arrivano risposte nè dalle Regioni, nè dal Ministero della Salute.

Senatore, ultimamente si è riperto anche in Italia il dibattito sulle droghe leggere. Il ministro oggi ha parlato della sua contrarietà ad ipotesi di liberalizzazione e depenalizzazione. Lei cosa ne pensa?
Innanzitutto siamo favorevoli all'uso di queste sostanze per scopo terapeutico. Ma anche allargando il discorso, siamo favorevoli alla depenalizzazione, ma anche alla liberalizzazione della cannabis, se non altro per ridurre sostanzialmente le entrate della malavita.

Per dare risposte concrete al Paese, anche su tutti quei problemi rimasti insoluti nel 2013, basterà questo Governo o è meglio tornare alle urne?
Noi, dall'opposizione, siamo favorevoli ad un ritorno al voto.

Un ultima domanda. Oggi pomeriggio il M5S voterà il nuovo capogruppo al Senato per i prossimi 3 mesi. Il ballottaggio è tra lei e Santangelo. Dovesse essere eletto, quali saranno le sue priorità?
Continuerò sulla linea tracciata in questi mesi, cercando, però, di parlare in maniera sempre più aperta e tentando di rendere pubbliche le opinioni del movimento. Non dobbiamo nasconderci. In questo momento, con l'elezione di Renzi a segretario del Pd, siamo costantemente sottopressione e sembrano essersi rovesciati i rapporti di forza. Il mio obiettivo non è quello di 'seguire' Renzi e le sue proposte, dobbiamo piuttosto tornare noi ad essere i primi facendo valere la nostra capacità di proporre. 
 
Giovanni Rodriquez
 
Per leggere le altre interviste di bilancio sanità 2013, vai allo "Speciale".
 

09 gennaio 2014
© Riproduzione riservata

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