Riforma PA. Da Palazzo Madama stop al tetto dei 68 anni per le pensioni di primari e universitari
di Giovanni Rodriquez
Nella mattinata è stato approvato in commissione Affari Costituzionali un emendamento governativo che sopprime il comma 5 dell'art. 1. A questo punto, venute meno le soglie di età approvate dalla Camera, dovrebbe rimanere valido il limite dei 70 anni per gli universitari e dei 65 anni anni per gli altri medici. IL NUOVO TESTO DELL'ART. 1
04 AGO - Sembra non aver fine l'altalena dei numeri sul tetto di età per il pensionamento di medici, universitari e primari. Dopo la soglia dei 65 anni approvata inizialmente dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera e la successiva modifica in Aula che aveva portato Monteritorio a licenziare il testo con l'innalzamento a 68 anni per universitari e primari, è arrivato stamattina uno stop dal Senato. E' stato infatti approvato un emendamento soppressivo, presentato dal Governo, che elimina il comma 5 dell'art. 1.
L'Esecutivo schiaccia dunque il tasto rewind e riporta, di fatto, il tetto del pensionamento a 70 anni per gli universitari e a 65 per i medici pubblici, eliminando il pensionamento d'ufficio per i primari così come era previsto dal precedente comma 5 del decreto.
Giovanni Rodriquez
04 agosto 2014
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy