Ebola. Lorenzin: "Applicazione Regolamento sanitario internazionale avrebbe impedito diffusione epidemia". E sui militari Usa: "Nessun rischio"
di Gennaro Barbieri
E' la valutazione espressa dal ministro in occasione della conferenza ‘Health in the Mediterranean’. Lorenzin ha poi fornito rassicurazioni riguardo i militari americani che stanno rientrando a Vicenza dopo un periodo in Africa. "Nessun motivo di preoccupazione, saranno tenuti in isolamento e monitorati per 21 giorni, il limite massimo di incubazione dell'Ebola".
28 OTT - “L’applicazione del Regolamento sanitario internazionale avrebbe impedito il dilagare di un’epidemia come quella di Ebola”. E’ la valutazione espressa dal ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, a margine della conferenza ‘Health in the Mediterranean’, tenutasi presso il Ministero di via Ribotta in occasione del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea.
“L’evento odierno – ha sottolineato Lorenzin nel corso dei lavori – focalizza l’attenzione sui confini dell’area mediterranea in materia di salute che ormai non attiene più alle dimensioni regionali o nazionali, ma che deve essere concepita in un’ottica globale”. Il ministro ha quindi richiamato l’attenzione sulla necessità di “rafforzare il monitoraggio sui sistemi sanitari nella cintura nordafricana, soprattutto per quanto concerne le vaccinazioni, sia per uomini che per animali”. Senza dimenticare che nel Mediterraneo “sono presenti malattie peculiari come anemia e talassemia, che impongono un'attenzione costante”.
La conferenza odierna “si tiene in corrispondenza di un’importante coincidenza – ha osservato Lorenzin – e cioè il
passaggio da Mare Nostrum a Triton che assume una valenza fondamentale in quanto significa che l’Europa ha compreso come il problema della sorveglianza delle coste non appartenga soltanto all’Italia”. Nel complesso non ci si può limitare a fronteggiare le emergenze, “ma bisogna anche essere in grado di prevenirle, tramite strumenti come i vaccini. E questo vale per fenomeni come la poliomielite in Siria ma anche per le questioni legate alla salute degli animali, come la Bluetongue e l’afta, e per i disastri ambientali e biochimici”.
Lorenzin ha poi fornito rassicurazioni riguardo la
situazione dei militari americani di ritorno alla base Dal Molin dopo un periodo trascorso in Africa. “La vicenda è di competenza del Ministero della Difesa, ma la situazione è assolutamente sotto controllo – ha garantito – Siamo in costante contatto con le autorità statunitensi e stiamo applicando gli stessi protocolli che seguiamo per i nostri operatori che tornano dai Paesi colpiti dall’Ebola. In ogni caso, i militari non hanno avuto contatti diretti con i malati e alla partenza non hanno manifestato sintomi. Saranno comunque posti in isolamento e monitorati per 21 giorni. Non esiste quindi – ha concluso – alcun motivo di preoccupazione”.
Gennaro Barbieri
28 ottobre 2014
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