Stabilità. Ancora nessun parere dalle Regioni. Tutto slitta al 4 dicembre
Chiamparino propone una Conferenza unificata per quella data dove discutere con il Governo prima dell’avvio della discussione al Senato. Resta forte preoccupazione per il fondo sanitario: “C’è contraddizione nel testo, da una parte il tabella dice una cosa e dall’altra il testo ne scrive un’altra”.
27 NOV - Le Regioni non hanno espresso neanche oggi il parere sulla legge di stabilità e chiedono una Conferenza Unificata straordinaria per giovedì, 4 dicembre. Sarebbe questo – ha spiegato Chiamparino - l'ultimo giorno utile prima dell'avvio del lavoro del Senato sulla stabilità”.
In particolare, i Presidenti delle Regioni chiedono di condividere le scelte sul Fondo sanitario: “nella legge di stabilità c'è una contraddizione tra una tabella che dice una cifra e poi un articolo che ne scrive un'altra” e la previsione di utilizzare il Patto di stabilità verticale finalizzato a liberare fondi per 1 miliardo e mezzo per la sicurezza delle scuole e il dissesto idrogeologico.
Finora ha osservato il Presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, pur "essendo in corso contatti" non ci "sono in programma incontri" con il governo e nell'esame alla Camera "non c'è nulla che ci riguardi direttamente. Mi auguro però che si possa trovare un'intesa entro il 4 dicembre, per noi quella è la dead line”.
Infine Chiamparino ha avvertito che se il governo non accoglierà le proposte delle regioni arriverà un “parere negativo e qualche regione farà ricorso”.
27 novembre 2014
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