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Bonus bebé in Gazzetta. Assegni mensili da un minimo di 80 a un massimo di 160 euro a neonato. Lorenzin: “Sono molto orgogliosa”


Ne avranno diritto tutte le famiglie con un neonato o un bambino adottato a partire dal 1 gennaio 2015 fino a dicembre 2017. Il quantum stabilito rispetto al reddito ISEE. Assegni più “ricchi” per chi sta sotto i 7.000 euro annui. Reddito massimo di 25.000 euro per poterlo richiedere. IL DECRETO

12 APR - Il Bonus Bebè 2015, previsto dalla legge di stabilità, diventa operativo con la pubblicazione in Gazzetta del Dpcm che ne regola l’erogazione e gli aventi diritto.
Come è noto si tratta di una forma di sostegno economico appositamente studiata e attuata per aiutare le famiglie al momento della nascita di un bambino o di una adozione avvenuta nel periodo che va dal 1 gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017.
Il bonus prevede l'erogazione di 80 o 160 euro mensili asecondo del reddito della famiglia ed ha una durata massima di un anno.
 
Il minimo del bonus (80 euro) è diretto a redditi ISEE pari o inferiori a 25.000 euro annui, mentre il livello massimo (160 euro) si ottiene con un ISEE pari o inferiore a 7.000 euro annui.
 
"Sono molto orgogliosa del bonus bebè – ha dichiarato oggi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin -  che ho pensato non solo come sostegno alle famiglie e alle giovani coppie, ma come un primo incentivo per affrontare uno dei temi centrali per i prossimi anni: una vera e propria campagna sulla natalità”.
 
“Siamo vicini al punto zero nel ricambio – ha aggiunto il ministro - tra trent'anni saremo un Paese di soli anziani se non affrontiamo subito la questione. Io lo faccio da un punto di vista sanitario, con una grande campagna di informazione sulla fertilità e la sua preservazione”.
 
“Un piano di comunicazione – spiega Lorenzin - che deve informare e dare consapevolezza per affrontare al meglio scelte di vita fondamentali”.
 
“Presto avremo disponibili le linee guida del tavolo della fertilità del ministero – rende ancora noto il ministro - che daranno corretta informazione a due fasce di popolazione, quella fino ai 25 anni e quella fino ai 35 e un coinvolgimento più capillare degli operatori”.
 
“Il bonus bebè è un sostegno alla natalità, ed è chiaro – conclude Lorenzin -  che il dato demografico deve far diventare il sostegno alla natalità una priorità per questo governo e per quelli a venire, realizzando strutture e servizi a favore delle famiglie e agendo su politiche attive pro famiglia e pro donna. Intanto non posso che essere particolarmente felice per l'introduzione del bonus bebè, un'idea che ho sostenuto con forza e che è adesso realizzata". 

12 aprile 2015
© Riproduzione riservata

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