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Expo 2015. Via libera al maialino sardo. Intesa Ministero Salute-Regione Sardegna


L'accordo prevede l’invio dei maialini precotti per l’esposizione o la degustazione esclusivamente nell’ambito della manifestazione milanese. Lorenzin: “Grazie all’intesa raggiunta  uno dei prodotti più noti della tradizione gastronomica italiana non resterà escluso”. Arru: “Ora finalmente un prodotto tipico, sicuro e di grande qualità potrà essere apprezzato dai tanti visitatori che giungeranno a Milano”

14 APR - Il “porceddu sardo” termizzato andrà ad EXPO Milano 2015. Il via libera è arrivato con la firma, in data odierna, di un protocollo d’intesa tra Ministero della salute e Regione Sardegna.
 
Il documento, siglato dal Direttore Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute, Silvio Borrello, e dal responsabile dell’unità di progetto per l’eradicazione della Peste Suina Africana in Sardegna, Alessandro De Martini, prevede l’invio dei maialini precotti per l’esposizione o la degustazione esclusivamente nell’ambito della manifestazione milanese.

 “Grazie all’intesa raggiunta – ha dichiarato il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin - uno dei prodotti più noti della tradizione gastronomica italiana non resterà escluso, ma potrà essere degustato ad EXPO nella modalità termizzata. Un successo costruito attraverso la collaborazione e l’unità di intenti tra il Ministero della salute e le autorità regionali sarde che si sono impegnate ad intraprendere, in linea con le indicazioni della Commissione europea, una rigorosa campagna di lotta alla Peste suina africana”.
“Abbiamo dato ulteriori garanzie al Ministero della salute sulla sicurezza degli alimenti che potranno essere inviati ad EXPO per tutte le fasi della filiera produttiva -  ha dichiarato l’Assessore alla Sanità, Luigi Arru. Ora finalmente un prodotto tipico, sicuro e di grande qualità potrà essere apprezzato dai tanti visitatori che giungeranno a Milano per questo importantissimo appuntamento”.

La Peste Suina Africana, pur non essendo contagiosa per l’uomo, rappresenta, in ogni caso, un serio pericolo per il patrimonio suinicolo nazionale e internazionale. Per tale motivo, il protocollo, trasmesso anche alla Commissione europea, prevede misure rigide di controllo in tutte le fasi di preparazione e il rispetto di specifiche procedure di spedizione.

Il Ministero della salute continuerà ad attuare un costante monitoraggio sui requisiti specifici richiesti per gli allevamenti, gli stabilimenti di macellazione e di termizzazione.

I lotti eventualmente non consumati all’interno del perimetro della manifestazione, verranno smaltiti in loco o rispediti in Sardegna secondo procedure stabilite.

14 aprile 2015
© Riproduzione riservata

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