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Farmaci. Roche in audizione alla Camera: “In Italia i prezzi più bassi. Riservatezza rigurda solo i meccanismi di rimborso condizionato”


Così il presidente e amministratore delegato Maurizio de Cicco, in commissione Affari Sociali nell’ambito della discussione della risoluzione a prima firma Silvia Giordano (M5S) sulla trasparenza degli accordi stipulati dall'Aifa. "Gli schemi di rimborso sono invece pienamente condivisi con operatori sanitari, enti acquirenti e Regioni. La riservatezza riguarda solo le possibili interazioni tra imprese". IL TESTO

08 MAR - L'Italia si caratterizza per i prezzi dei medicinali rimborsabili a carico del Ssn e la spesa farmaceutica pro capite più bassa rispetto agli altri paesi europei. E per quanto riguarda la riservatezza degli accordi stipulati con Aifa, questi riguardano esclusivamente tali meccanismi di rimborso condizionato e le possibili interazioni con le altre imprese. Questo il 'cuore' dell'intervento di Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato Roche, intervenuto in commissione Affari Sociali alla Camera nell’ambito della discussione della risoluzione 7-00705 a prima firma Silvia Giordano (M5s) sulla trasparenza degli accordi stipulati dall'Aifa con le case farmaceutiche.
 
De Cicco nel suo intervento ha innanzitutto spiegato come il Gruppo Roche si caratterizzi da sempre per gli "ingentissimi investimenti" in ricerca e sviluppo in ambito farmaceutico e diagnostico. Una precisazione, questa, definita "necessaria" anche per chiarire che l’elevato livello di innovazione dei medicinali Roche è conseguenza della volontà dell’azienda di sviluppare la conoscenza all’interno di aree terapeutiche di notevole criticità e prive di soluzioni per i bisogni dei pazienti, "con oneri ingenti ed alti rischi di fallimento degli studi".
 
"Il prezzo dei prodotti è quindi commisurato al significativo beneficio clinico che essi possono apportare rispetto a bisogni clinici in precedenza privi di una risposta terapeutica", spiega il presidente Roche. Nonostante ciò, De Cicco ha sottolineato come Roche ed Aifa, in un’ottica di sostenibilità finanziaria, abbiano elaborato schemi di rimborso condizionato per effetto dei quali il prezzo può essere di fatto ridotto o restituito interamente all’ente ospedaliero acquirente, in funzione dell’effettiva risposta clinica del singolo paziente e del correlato beneficio terapeutico, misurabile tramite lo strumento dei registri Aifa.
 
Per quanto dunque concerne i medicinali Roche, si spiega che la riservatezza riguarda esclusivamente tali meccanismi di rimborso condizionato, e persegue un duplice obiettivo: da parte di Aifa, la volontà di evitare che le successive trattative di prezzo per prodotti concorrenti possano essere influenzate dalla piena conoscenza da parte delle altre imprese in ordine alla potenziale disponibilità di spesa per una specifica patologia, e che quindi esse possano allinearsi ai prezzi e meccanismi già definiti per Roche, limitando così la possibilità per l'Ente regolatorio di ottenere condizioni migliori per il Ssn; mentre da parte di Roche, i meccanismi di rimborso condizionato sono visti come un fattore competitivo in grado di differenziare la propria proposta terapeutica e commerciale da quella dei concorrenti.

L’azienda spiega però che tali schemi di rimborso sono invece pienamente condivisi con operatori sanitari, enti acquirenti e Regioni. "Ciò significa che la riservatezza che riguarda gli accordi di prezzo dei medicinali Roche è circoscritta e relativa, nel senso che si riferisce solo alle possibili interazioni tra imprese, ed è finalizzata a favorire la concorrenza e non a limitarla". 

Infine, il presidente Roche ha sottolineacome come "i prezzi dei medicinali rimborsabili a carico del Ssn e la spesa farmaceutica pro capite risultano essere in Italia largamente più bassi di quelli applicati negli altri Paesi europei". 

08 marzo 2016
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