Maroni, Zaia e Toti per il “no” al referendum, anche perché ricentralizza la sanità
Per i tre presidenti la riforma costituzionale ricentralizza e per questo bisogna "difendere il sistema delle autonomie, delle Regioni, dei territori e quindi della democrazia". Proposto un comitato istituzionale del no con sindaci e amministratori locali
13 OTT - Summit a Milano tra i presidenti della Lombardia, Veneto e Liguria
Maroni, Zaia e
Toti sul referendum del 4 dicembre. Al termine dell’incontro i tre governatori hanno lanciato l’idea di "un comitato istituzionale del no con sindaci e amministratori locali”.
Per i tre presidenti la riforma costituzionale ricentralizza e per questo bisogna "difendere il sistema delle autonomie, delle Regioni, dei territori e quindi della democrazia".
Contro questa deriva la soluzione sulla quale hanno convenuto si riassume in due parole: presidenzialismo e federalismo.
"La nostra iniziativa per il no al referendum - ha detto Maroni - non è una posizione politica e ideologica, ma spieghiamo perché i cittadini, soprattutto quelli del nord, hanno tutto da perdere da questa riforma, che ricentralizza i servizi a partire dalla sanità".
13 ottobre 2016
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