Sì alla specializzazione in medicina generale da Cgil, Cisl e Uil medici e Simet: “Così dentro norme UE”
di M.Cozza (Cgil), B.Papotto (Cisl), R.Bonfili (Uil), M.Mazzoni (Simet)
“Spiace notare che la Fnomceo, che nel 2012, al tavolo tecnico si era fatta garante della difesa di questi “formandi” e della necessità di uniformarli alla Specialistica, oggi, abbia cambiato atteggiamento”
16 NOV - La Cgil Cisl Uil Medici e Simet apprezzano la proposta
dell’onorevole Filippo Crimi del PD e del Responsabile per la sanità del PD, Federico Gelli, in relazione ad un nuovo emendamento alla legge di Bilancio che prevede la trasformazione del Corso di formazione specifica in Medicina Generale in Scuola di specializzazione universitaria, comprendente anche l'equiparazione della borsa di studio con le altre Scuole di specialità.
In queste nuove scuole specialistiche e nel corso di laurea in medicina, gli stessi medici di medicina generale dovrebbero essere chiamati alla responsabilità della docenza universitari, riconoscendo in toto il ruolo dei tanti fino ad oggi impegnatosi anche in questo delicato settore.
Tale proposta riprende quanto Cgil Cisl Uil Medici e Simet hanno ipotizzato e proposto già cinque anni fa; riproposto al tavolo tecnico ministeriale per le Scuole Formazione specifica in medicina generale nel 2012, presente la Fnomceo e il Ministero della Salute e poi sostenuto anche negli ultimi documenti inviati al Ministero.
Il riportare le scuole di formazione di medicina generale a corsi di specializzazione universitari ci porta dentro la normativa europea, vale a dire la richiesta che i “formandi” delle Scuole fossero equiparati agli specializzandi, sia per quanto concerneva la borsa di studio che per quanto prevedeva la normativa europea in materiale di Specializzazione della Medicina generale, essendo ancora gli unici non esserci ancora adeguati.
Spiace notare che la Fnomceo, che nel 2012, al tavolo tecnico si era fatta garante della difesa di questi “formandi” e della necessità di uniformarli alla Specialistica, oggi, abbia cambiato atteggiamento.
Con quest’ultimo tassello si sancisce definitivamente che il rapporto medico con il Sistema Sanitario Nazionale sia di dipendenza sia di convenzionato sia possibile attraverso il possesso della specializzazione.
Auspichiamo che l’emendamento proposto da Federico Gelli e Filippo Crimi non subisca l’aggressione da chi non vuole perdere avamposti conquistati.
Massimo Cozza
Fp Cgil Medici
Biagio Papotto
Cisl Medici
Roberto Bonfili
Uil Medici
Mauro Mazzoni
Simet
16 novembre 2016
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