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Lotta al fumo. Fazio: “In Italia 80 mila decessi l’anno, 19 mila per quello passivo”


Lo ha ricordato il ministro della Salute in un messaggio inviato al Convegno “Fumo: dipendenza o stile di vita?”, organizzato oggi a Roma dall'Osservatorio sanità e salute. Fazio, sottolineando i risultati raggiunti nel nostro Paese negli ultimi anni, ha invitato a “non abbassare la guardia, soprattutto sulla prevenzione rivolta ai più giovani a causa di una nuova impennata nel numero di fumatori cresciuto di circa 500 mila unità”.

05 LUG - “Il fumo è la seconda causa di morte nel mondo ed è, quindi, uno dei maggiori problemi di sanità pubblica a livello mondiale. Il tabacco è responsabile di oltre 650 mila decessi ogni anno nell’Unione Europea e questa cifra comprende i 19 mila decessi per fumo passivo. In Italia, il numero di morti a causa del fumo è di circa 80 mila persone l’anno”. Con questo messaggio inviato dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, si è aperto questa mattina a Roma, presso la Sala degli Atti Parlamentari del Senato, il Convegno “Fumo: dipendenza o stile di vita?”, promosso dall’Osservatorio sanità e salute.
Fazio ha poi ricordato che in Italia, “grazie alla legge sul divieto di fumo del 2003, ai progetti promossi dal Ministero della Salute in collaborazione con le Regioni, alle iniziative nell’ambito del programma ‘Guadagnare salute’ ed alle campagna nazionali di comunicazione, sono stati raggiunti importanti obiettivi”. “Ora non possiamo però abbassare la guardia – ha sottolineato il ministro – in particolare per quanto riguarda la prevenzione verso i giovani, visto che il numero di fumatori, a distanza di anni, è tornato a crescere di circa 500 mila unità. Dobbiamo sostenere chi vuole smettere”.
A tal proposito si è discusso del Disegno di legge “Disposizioni per la tutela della salute e per la prevenzione dei danni derivanti dal consumo dei prodotti del tabacco”, presentato dai senatori Ignazio Marino (Pd) e Antonio Tomassini (Pdl) al Senato. La nuova normativa si propone tre obiettivi: vietare la vendita di sigarette ai minori di 18 anni, estendendo il divieto di fumo anche ai cortili delle scuole di ogni ordine e grado; inserire un bugiardino informativo nei pacchetti di sigarette per informare i consumatori su tutti i rischi per la salute e su tutte le sostanze con cui si viene a contatto fumando; creare un fondo nazionale per l’educazione in ogni scuola volta a far comprendere la reale pericolosità del fumo.
Come ricordato dal presidente della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato, Antonio Tomassini, “ogni anno vengono spesi 7,8 miliardi di euro per assistere persone con patologie legate al fumo. Diventa dunque fondamentale la prevenzione, e, soprattutto, l’agevolazione nell’acquisto di farmaci per la disassuefazione dal fumo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Ssn, Ignazio Marino, che ha insistito sull’importanza dell'introduzione di un bugiardino come quello utilizzato per i farmaci, anche all’interno dei pacchetti di sigarette. “Se le persone sapessero che fumando inalano quotidianamente migliaia di sostanze di cui 40 sicuramente cancerogene, probabilmente avrebbero ulteriori incentivi a smettere”.

Per quanto riguarda l’iter di questo Ddl, infine, è stato lo stesso Marino a spiegare che il testo si trova attualmente all’esame della commissione Bilancio: “Ho parlato con il presidente, Antonio Azzolini, il quale mi ha assicurato che prima della pausa estiva il provvedimento verrà esaminato e a quel punto credo che sarà licenziato, per passare poi alla Camera”.
 
Giovanni Rodriquez


05 luglio 2011
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