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Ddl concorrenza. Mnlf: “Legge per lobby e corporazioni”


“Il monopolio delle farmacie italiane sta per trasformarsi in un oligopolio, senza ombra alcuna di concorrenza”. Per il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti questa sarebbe una diretta conseguenza del Ddl concorrenza, “un provvedimento non a favore dei consumatori, ma che agevola lobby e corporazioni”.
 

30 GIU - “Governo e partiti di maggioranza approvano una legge per la concorrenza che di concorrenza ha solo il titolo”. Così il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, Mnlf, commenta l'approvazione del Ddl concorrenza da parte della Camera.
 

“Doveva essere un provvedimento in favore dei consumatori – ha aggiunto il Movimento - ed è finito per essere una legge in favore di lobby e corporazioni, ove ogni articolo è stato scritto sotto dettatura del potentato di turno. La logica del ‘meglio che niente’ in questo caso non vale perché in vari punti si ha un netto peggioramento del livello pro concorrenziale, con la rinuncia a 500-900 milioni anno di risparmi per i cittadini”.
 

“In realtà – ha continuato il Mnlf - si tratta di una legge che restaura privilegi e in taluni casi li ampia a dismisura. I temi delle assicurazioni e delle farmacie ne sono l'emblema più significativo. Il maggiore partito di governo ha mutato pelle e questo provvedimento ne certifica l'avvenuta mutazione. Accantonati i valori di eguaglianza e pari opportunità perché non ritenuti sufficientemente moderni, hanno abbracciato quelli legati ai potentati che nel caso delle farmacie si chiamano multinazionali”.


“Un monopolio – ha specificato ancora il Movimento - quello delle farmacie italiane, si sta per trasformare in un oligopolio senza ombra alcuna di concorrenza. Partner e correi il sindacato delle farmacie italiane che in una visione miope e paranoica hanno preferito l'entrata del grande capitale sulla scena piuttosto che concedere a molti colleghi di esercitare liberamente la professione attraverso la liberalizzazione della fascia C”.
 

Per il Mnlf “il cambio di guida in Federfarma non ha giovato per un ripristino della logica limitandosi tardivamente ad un tentativo velleitario di limitare i danni. Danni che grazie anche al Ministro della Salute Lorenzin non tarderanno a manifestarsi. Da ‘rottamatore’ a ‘restauratore’ non ci sembra una evoluzione da fare invidia per il padre di questo provvedimento: Matteo Renzi”.

Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, dunque, da un giudizio negativo e senza appello al Ddl concorrenza appena approvato ed invita le associazioni dei consumatori e i singoli cittadini a manifestare il proprio dissenso sia pubblicamente che alla prossima tornata elettorale. “Per tutto c'è un prezzo da pagare (elettorale) – hanno concluso gli esponenti del Movimento - quello di aver scelto di stare dalla parte di lobby e corporazioni sarà altissimo”.

30 giugno 2017
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