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Tumori. La Fondazione Roma supporta la radioterapia dell’ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma


L’ente no profit ha stanziato i fondi per l’aggiornamento tecnologico dei macchinari per la cura dei pazienti oncologici. Tra i vari progetti eseguiti, la sostituzione del primo Acceleratore Lineare in attività con un nuovo TrueBeam; la ristrutturazione del Bunker 1 per l’installazione del True Beam  ad alta tecnologia; la ristrutturazione dei locali del Reparto di Radioterapia Oncologica.

02 OTT - La Fondazione Roma supporta l’aggiornamento tecnologico del centro di radioterapia all’ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma. Il Presidente della Provincia Religiosa dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli Fra Gerardo D’Auria ed il Direttore Generale Fra Pietro Cicinelli quali rappresentanti dell’Ospedale San Pietro FBF, con la collaborazione e supporto della Fondazione Roma nella persona del suo Presidente Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, hanno infatti deciso di affrontare una nuova importante sfida: creare un Polo Oncologico,  diretto dal Prof. Pier Carlo Gentile e dotato di un innovativo Acceleratore Lineare, il True Beam  della Varian, che possa essere un riferimento per i pazienti oncologici che necessitano di tali cure ad alta specialità.

“Il repentino sviluppo tecnologico in Radioterapia in questi anni, con la diffusione delle tecniche ad intensità modulata (IMRT), volumetriche (Rapid Arc™), elicoidali (Tomotherapy™), oltre ad un perfezionamento dei sistemi di controllo del posizionamento e di individuazione del “bersaglio tumore” interseduta e intraseduta (interfraction e intrafraction), ha creato i presupposti  per migliorare sia l’aspettativa di controllo della malattia in un paziente oncologico, che la tollerabilità dei trattamenti stessi, attraverso un sensibile miglioramento della precisione, un aumento della dose per frazione o della dose totale erogata, riducendo il coinvolgimento dei tessuti sani prossimali al tumore, con una riduzione degli effetti collaterali previsti”, spiega una nota della Fondazione e dell’Upmc San Pietro FBF. .

Il True Beam, illustra la nota, la prima piattaforma di radiazioni completamente integrata che l’ospedale utilizza per la cura dei pazienti oncologici, può essere utilizzato in tutte le forme di radioterapia avanzata a fasci esterni, ma le sue maggiori potenzialità sono espresse nella tecnica d’irradiazione stereotassica: sia nella radiochirurgia stereotassica del Sistema Nervoso Centrale (SRS) e del corpo (SBRT), trattamenti che si concludono con una singola seduta, sia nei trattamenti di radioterapia stereotassica brain e body con riposizionamento, che prevedono un numero limitato di sedute; questo poiché i tumori da trattare con tecnica stereotassica necessitano una localizzazione ad alta precisione, come ad esempio nel caso del chiasma ottico, del tronco cerebrale o della spina dorsale.

Grazie al supporto della Fondazione Roma sono stati eseguiti vari progetti quali:

-    La sostituzione del suo primo Acceleratore Lineare in attività  con un nuovo TrueBeam in
grado di assicurare trattamenti ad alta tecnologia  IMRT - IGRT e Rapid Arc;

-    La ristrutturazione del Bunker 1 per l’installazione del True Beam  ad alta tecnologia;

-    La ristrutturazione dei locali del Reparto di Radioterapia Oncologica, privilegiando, attraverso la creazione dei cromo-percorsi, un più facile orientamento dei pazienti. Aumento e riqualificazione degli attuali studi medici, mettendo a disposizione una più confortevole sistemazione logistica, migliorando il rapporto medico-paziente, con un più efficiente utilizzo del tempo disponibile. Costruzione di una sala riunioni dedicata alla formazione e all’aggiornamento permanente, promuovendo periodici meeting con altri centri nazionali ed internazionali mediante un sistema di teleconferenze.

“Oggi – si evidenzia nella nota - l’aggiornamento tecnologico del True Beam consente di utilizzare una nuova tecnologia di trattamento definita Rapid Arc, una forma sofisticata di “image-guided” IMRT. Essa fornisce la stessa complessità, precisione e adattabilità di trattamento della IMRT tradizionale, ma eroga l’intera dose in meno di 5 minuti, rispetto ai 20-30 minuti normalmente impiegati. In questo modo si migliora il comfort del paziente mantenendo nello stesso tempo l’efficacia e la precisione che caratterizzano la radioterapia ‘image-guided’”.

Il sistema True Beam permette quindi al personale clinico di erogare elevate dosi di radiazioni più velocemente e con maggiore precisione, grazie alla capacità di localizzare il tumore attraverso un sistema di “virtual real-time imaging”, e assicura una cura meno gravosa per il paziente.

Tutto ciò comporta un sensibile miglioramento della sicurezza delle terapie. Ogni parametro del trattamento, compreso il controllo intrafraction dei movimenti del paziente e del “bersaglio” all’interno dello stesso, è controllato da un sistema informatizzato integrato.

L’altissima precisione, la velocità di esecuzione e l’accurata possibilità di controllo, consentono di effettuare trattamenti con elevate dosi totali e per frazione (ipofrazionamenti), che potrebbero assicurare notevoli vantaggi nei confronti del controllo della malattia oncologica, senza aumentare l’incidenza degli effetti collaterali legati al trattamento stesso.  

“Tale specifica – evidenziano i due enti - è particolarmente importante nell'età pediatrica dove l'organismo, ancora in sviluppo, potrebbe essere gravemente danneggiato dagli effetti tossici del trattamento. I bambini, inoltre, grazie al minor numero di trattamenti necessari, possono ridurre i tempi della cura e limitare i danni non solo organici, ma anche quelli non meno importanti causati dal disagio psicologico insito in questo loro doloroso percorso”.

02 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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