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Carnevali (Pd): “Basta sparate su falsi invalidi, le regole ci sono. Fontana dica cosa vuol fare per garantire i diritti”


Così la deputata dem commentale parole del ministro della Famiglia che da Pontida aveva annunciato la radiazione dei medici che prescrivono false invalidità. "La legge Madia prevede già una rivoluzione per la certificazione di false malattie che vanno da sanzioni durissime, al licenziamento fino al carcere, medici compresi. L’azione che Fontana sta mettendo in campo, si traduce per le persone con disabilità in richiami faticosi a controlli".

02 LUG - "Lorenzo Fontana, Ministro della famiglia e disabilità, dal pratone di Pontida è tornato a rispolverare la crociata dei falsi invalidi annunciando la 'radiazione dei medici che prescrivono false invalidità'. Peccato che il contrasto all’abuso e alle certificazioni false è già in essere: la legge Madia prevede già una rivoluzione per la certificazione di false malattie che vanno da sanzioni durissime, al licenziamento fino al carcere, medici compresi”. Così Elena Carnevali, della presidenza del Gruppo del Partito Democratico alla Camera.

“Ci aveva provato anche Alberto Brambilla che, con una proposta datata marzo 2018, annunciava di recuperare 50 miliardi dalla lotto contro i falsi invalidi per finanziare la revisione della legge Fornero, dimenticando che dal 2009 al 2015 sono stati effettuati controlli straordinari che hanno interessato metà dei titolari delle prestazioni. Si tratta – spiega la deputata Dem - di 1 milione e 250 mila controlli. La legge di stabilità del 2013 ha stabilito che le risorse recuperate servivano a finanziare il Fondo della non autosufficienza. Nel triennio 2013/2015 l'Inps ha ricavato dalle attività di controllo solamente 13 milioni e 600.000 euro (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 novembre 2017) su 17 miliardi circa di spesa complessiva per provvidenze di invalidità civile”.
 
“Quello che il Ministro Fontana non sa è che l’azione che sta mettendo in campo, si traduce per le persone con disabilità in richiami faticosi a controlli, in un rallentamento notevole dei tempi di lavorazione delle domande, in uno stigma sociale che bolla il disabile come bugiardo e in un ingente sistema di costi derivante dai controlli da effettuare. Strumenti regole e controlli ci sono già – conclude Carnevali - il Ministro Fontana piuttosto dica cosa vuole fare per garantire diritti ancora inevasi”. 

02 luglio 2018
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