Manovra. Addizionali Irpef. La mappa regionale. Stangata per Calabria, Campania e Molise
di Luciano Fassari
L’aumento dell’addizionale Irpef regionale colpirà soprattutto le Regioni in deficit sanitario. Per Calabria, Campania e Molise l’imposta arriverà al 2,03%. Non va meglio a Lazio, Sicilia e Abruzzo, la cui addizionale per il 2011 toccherà quota 1,73%. Ecco le nuove aliquote
06 DIC - La prima manovra del Governo Monti ha innalzato la quota base dell’addizionale Irpef regionale dallo 0,9% a l’1,23% (+0,33%). L’operazione, secondo le stime, dovrebbe rimpinguare le casse regionali per circa 2,5 miliardi di euro. Denari che saranno destinati a finanziare la sanità. La misura entrerà subito in vigore a partire dall’anno d’imposta 2011.
E così, fin da gennaio i dipendenti e i pensionati inizieranno a vedere nella busta paga e nell’assegno previdenziale i primi effetti degli aumenti, mentre gli autonomi li pagheranno al momento della dichiarazione dei redditi (maggio-giugno).
Una bella botta che, in maggior misura, andrà a colpire le tasche dei cittadini delle Regioni che hanno problemi di deficit sanitario e sono soggette a Piano di rientro. Infatti queste ultime, oltre che dall'aumento previsto dalla manovra, sono già gravate dall'incremento dello 0,30% che scatta in automatico una volta in disavanzo. Per tutte le Regioni, poi, resta invariata la facoltà di incrementare fino allo 0,50% le addizionali per specifiche esigenze locali in base al reddito.
Ma vediamo cosa accadrà Regione per Regione. I dati da cui è stata elaborata la nostra tabella provengono dalle Regioni, anche se al riguardo è utile il
sito del Ministero dell’Economia che rimanda con una serie di link a tutte le normative regionali in termini di addizionale Irpef.
Rispetto alle addizionali oggi in vigore (colonna 2 della tabella), nel 2011 le addizionali maggiori si registreranno in Campania, Molise e Calabria con aliquote del 2,03% La Calabria in particolare rispetto all’anno 2010 vedrà crescere la sua aliquota dello 0,63%. Seguono poi Lazio, Sicilia e Abruzzo, la cui addizionale per il 2011 toccherà quota 1,73%.
Emblematico il caso del Lazio. La governatrice Polverini aveva infatti annunciato che l’addizionale per il 2011 sarebbe scesa dall’1,7% all’1,4%, ma la manovra, in un colpo solo ha cancellato la riduzione. Per tutte le altre Regioni l’addizionale Irpef è fissata all’1,23% ma per i redditi più alti, in base alle specifiche norme di ogni regioni, essa potrebbe arrivare all’1,73%.
Gli aumenti delle addizionali Irpef dopo la manovra (aumento dello 0,33%) - Elaborazione di Quotidiano Sanità
Regioni |
aliquota Irpef 2010
|
aliquota Irpef 2011 (+0,33%)
|
|
|
|
Abruzzo |
1,4
|
1,73
|
Basilicata |
0,9
|
1,23
|
Calabria |
1,4 (1,7 dal 2011)
|
2,03
|
Campania |
1,7
|
2,03
|
Emilia-Romagna |
da 1,1 a 1,4 in base al reddito
|
da 1,23 a 1,73
|
Friuli-Venezia Giulia |
0,9
|
1,23
|
Lazio |
1,7 (1,4 nel 2011)
|
1,73
|
Liguria |
da 0,9 a 1,4 in base al reddito
|
da 1,23 a 1,73
|
Lombardia |
da 0,9 a 1,4 in base al reddito
|
da 1,23 a 1,73
|
Marche |
da 0,9 a 1,4 in base al reddito
|
da 1,23 a 1,73
|
Molise |
1,7
|
2,03
|
Piemonte |
da 0,9 a 1,4 in base al reddito
|
da 1,23 a 1,73
|
Puglia |
0,9 (nel 2011 da 1,2 a 1,4 in base la reddito)
|
da 1,53 a 1,73 in base al reddito
|
Sardegna |
0,9
|
1,23
|
Sicilia |
1,4
|
1,73
|
Toscana |
0,9
|
1,23
|
Pa (Trento - Bolzano) |
0,9 (0,9 con esenzioni)
|
1,23
|
Umbria |
da 0,9 a 1,1 in base al reddito
|
da 1,23 a 1,43
|
Valle d'Aosta |
0,9
|
1,23
|
Veneto |
0,9
|
1,23
|
Fonte: Elaborazione Quotidiano Sanità su dati delle Regioni e Ministero dell'Economia
Luciano Fassari
06 dicembre 2011
© Riproduzione riservata
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