Scandalo Pasimafi. Provenza (M5S): “Più trasparenza previene la corruzione. Presto legge in questa direzione”
Così il relatore in Commisisone Affari Sociali della proposta di legge sul Sunshine Act commenta l'inchiesta che ieri ha visto 75 rinvii a giudizio tra medici, direttori di aziende farmaceutiche e informatori scientifici. "L’inchiesta Pasimafi è l'ennesimo monito: se la nostra legge sulla trasparenza fosse stata già in vigore, le grandi relazioni di vantaggio sarebbero già tracciate e a disposizione dei cittadini, organi inquirenti e giornalisti d'inchiesta".
13 DIC - “L’inchiesta Pasimafi,
che ieri ha visto 75 rinvii a giudizio tra medici, direttori di aziende farmaceutiche e informatori scientifici, deve far riflettere su quanto la sanità italiana necessiti di maggiore trasparenza e di un sistema efficace di prevenzione della corruzione. Nel MoVimento 5 Stelle ne abbiamo consapevolezza già da tempo, infatti la proposta di legge che stiamo discutendo proprio in questi giorni in commissione Affari sociali sulla trasparenza totale in sanità, mira a rendere immediatamente trasparenti ogni finanziamento, anche improprio, tipico di queste situazioni”. Così
Nicola Provenza, deputato del MoVimento 5 Stelle e relatore in commissione della proposta di legge.
“Senza criminalizzare il conflitto di interessi ne denunciamo l'opacità come insostenibile in ambito sanitario; banalizzare il conflitto di interessi è da sciocchi e non valorizza le grandi professionalità dei nostri operatori sanitari. La proposta di cui sono relatore vuole eliminare le zone d'ombra nelle relazioni, ad esempio, tra un medico e un’azienda farmaceutica che inducono vantaggi reciproci. Nella prossima settimana verranno votati gli emendamenti al testo della legge, intanto si sta formando consenso unanime su un principio irriducibile: i cittadini hanno diritto di sapere se c’è un legame d'interesse, e di quale tipo, tra la persona che si prende cura della loro salute e l'industria che opera in ambito sanitario”, prosegue Provenza
“L’inchiesta Pasimafi è l'ennesimo monito e una lezione importante: se all’epoca del verificarsi dei fatti di corruzione, truffa, peculato e altri reati, la nostra legge sulla trasparenza fosse stata già in vigore, le grandi relazioni di vantaggio sarebbero già tracciate e a disposizione dei cittadini, organi inquirenti e giornalisti d'inchiesta che indagano su ciò che si muove alle loro spalle”, conclude il portavoce del MoVimento 5 Stelle.
13 dicembre 2018
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