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Autonomia differenziata. I paletti di Grillo per la sanità: “Regioni in difficoltà non possono essere lasciate sole. Insieme all’autonomia voglio un patto di solidarietà tra i territori”


Lo ha detto il ministro della Salute in un’intervista pubblicata oggi dal Mattino di Napoli. “La sanità è lo specchio del funzionamento di un territorio, se non c’è crescita sociale e solidarietà, il sistema non può funzionare. E su questo anche la Lega è d’accordo. La sanità degli egoismi non fa bene a nessuno”.

30 DIC - “Autonomia non deve significare egoismo del più ricco. Con la Lega siamo d’accordo perché ci sia di pari passo un patto di concreta solidarietà tra i territori. Io mi occupo del sistema sanitario, non posso permettere che le Regioni più in difficoltà si arrangino da sole, o che siano considerate pesi morti. L’Italia è un grande Paese e lo è il suo Servizio sanitario che il mondo ci invidia. Ecco, se la riforma porta a una valorizzazione dei territori con regole più aggiornate ai tempi e al contempo con un forte spirito di solidarietà non posso che essere favorevole. Le richieste di autonomia, a mio modo di vedere, muovono tutte da un presupposto e cioè l’incapacità che c’è stata nel passato, a livello centrale, di dare delle risposte concrete ai problemi posti dai singoli territori. Ora le cose stanno cambiando e al ministero siamo al lavoro per adeguare la normativa alle esigenze del sistema”, così questa mattina il ministro della Salute Giulia Grillo in un’intervista al quotidiano Il Mattino di Napoli.
 
“Un paese diviso non fa bene a nessuno” – incalza Grillo -. “La sanità è lo specchio del funzionamento di un territorio, se non c’è crescita sociale e solidarietà, il sistema non può funzionare. Su questo c’è grande intesa con i colleghi della Lega, condividiamo un grande senso di responsabilità”, dice ancora il ministro.
 
“Nel caso specifico della sanità – sottolinea Grillo - le proposte di autonomia riflettono in particolare una richiesta di maggiore libertà nella gestione della spesa, vedi ad esempio l’organizzazione complessa del sistema socio-sanitario o la spesa per il personale. Ma la giurisprudenza della Consulta è chiara: i limiti di spesa possono essere superati purché compensati con altri risparmi di spesa”.
 
“Nella sanità nei prossimi mesi firmeremo con le Regioni il nuovo Patto per la salute, sbloccheremo non solo le risorse ma anche le idee. La sanità degli egoismi non fa bene a nessuno – conclude il ministro - la salute è innanzitutto un diritto, non un semplice business, anche se genera (e per fortuna!) profitto e sviluppo”

30 dicembre 2018
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