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Legionellosi. Coletto: “In arrivo nuove linee guida del Ministero”


"Ministero e l'Istituto Superiore di Sanità collaborano già ad una revisione ed all'aggiornamento del documento del 2015, alla luce delle nuove conoscenze che emergono nella letteratura scientifica internazionale". Lo ha annunciato ieri il sottosegretario alla Salute rispondendo in Commissione Affari Sociali all'interrogazione sul tema di Paolo Siani (Pd). 

15 FEB - "Desidero assicurare he questo Ministero e l'Istituto Superiore di Sanità collaborano già ad una revisione delle Linee guida nazionali sulla legionellosi, ed all'aggiornamento del documento del 2015, alla luce delle nuove conoscenze che emergono nella letteratura scientifica internazionale".
 
Questo quanto annunciato ieri dal sottosegretario alla Salute, Luca Coletto, rispodendo in Commissione Affari Sociali alla Camera ad un'interrogazione di Paolo Siani (Pd), con il quale si chiedeva quali iniziative fossero state intraprese dal Ministero della Salute per la corretta prevenzione e controllo della legionellosi.
 
Questa la risposta integrale del sottosegretario Coletto:
 
"Nel corso di altri atti ispettivi si è avuto già modo di illustrare le iniziative intraprese da parte del Ministero della salute in occasione dei recenti casi epidemici connessi alle forme morbose causate da legionella.
In particolare, si è già data notizia di come, in esito alle principali attività di indagine, non siano stati riscontrati casi di positività nei campioni d'acqua prelevati da acquedotti e punti di rete, i quali, invece, sono stati riscontrati, in più circostanze, nelle torri di raffreddamento di alcune ditte insistenti nelle aree interessate da tali fenomeni epidemici.
 
Con tale precisazione si intende, dunque, assicurare che la questione posta dagli onorevoli è ben nota dal Ministero della salute e dall'Istituto Superiore di Sanità, che ha fornito il suo supporto alle strutture sanitarie territoriali interessate.
Per rispondere allo specifico quesito posto, occorre innanzitutto rammentare il quadro ordinamentale entro il quale si inserisce la competenza del Ministero della salute.
 
Come ricordato nell'interrogazione parlamentare in esame, il Ministero della salute, di seguito alle «Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi» (G.U. 5 maggio 2000), ed agli Accordi in Conferenza Stato-regioni su «Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali» e su «Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi» (G.U. n. 28 del 4 febbraio 2005 e G.U. n. 29 del 5 febbraio 2005), ha aggiornato tali Linee guida alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, con l'ausilio tecnico-scientifico dell'istituto Superiore di Sanità e di figure istituzionali esperte del settore.
 
Il documento è stato sancito come Accordo nella seduta della Conferenza Stato-regioni del 7 maggio 2015.
Le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi del 2015 hanno quindi aggiornato ed integrato, in un unico testo, peraltro pubblicamente consultabile sul sito istituzionale del Ministero, tutte le indicazioni riportate nelle precedenti Linee guida nazionali, che, dunque, risultano integralmente sostituite.
Secondo l'articolazione delle competenze sancita a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, si ritiene che le Linee guida nazionali debbano contenere indirizzi, criteri e indicazioni generali, che compete alle regioni tradurre in specifiche linee di intervento in ambito territoriale.
 
Le regioni, dunque, recepiscono le Linee guida nazionali, integrandole e aggiornandole con Linee guida regionali.
Le Linee guida regionali pongono in rilievo che la prevenzione delle infezioni da legionella è basata essenzialmente sull'attivo controllo e sulla corretta manutenzione degli impianti che possono essere più frequentemente sede di contaminazione da parte del microrganismo in questione.
I controlli effettuati dalle Aziende Sanitarie Locali su strutture sanitarie e sociosanitarie prevedono verifiche scadenzate e, in base agli esiti riscontrati, vengono adottati i provvedimenti previsti dalla normativa regionale.

Ciò posto, desidero assicurare, in merito alla richiesta, prospettata dagli onorevoli interroganti, finalizzata ad un aggiornamento delle Linee guida nazionali, che questo Ministero e l'Istituto Superiore di Sanità collaborano già ad una revisione ed all'aggiornamento del documento del 2015, alla luce delle nuove conoscenze che emergono nella letteratura scientifica internazionale.
Desidero evidenziare, in particolare, che tutti gli allegati che possono comportare modifiche sulla base delle nuove conoscenze scientifiche saranno costantemente e periodicamente aggiornati.
 
Resta inteso che il nuovo documento riportante le raccomandazioni che verranno formulate per la prevenzione e il controllo della legionellosi, che è in via di definizione da parte del Ministero, dovrà essere sottoposto, secondo il consueto iter istituzionale previsto dalle norme, alla sottoscrizione di un'Intesa in Conferenza Stato-regioni".
 
In sede di replica Paolo Siani (Pd) ha posto in evidenza le difficoltà che si riscontrano rispetto ad una diagnostica dei casi di legionellosi che sia corretta e omogenea su tutto il territorio nazionale. Invita, pertanto, a promuovere una maggiore diffusione delle linee guida adottate nel 2015 nonché a provvedere a un loro aggiornamento, ritenendo altresì utile un adeguamento delle tecniche di sanificazione delle acque alle ultime conoscenze acquisite. Richiama, quindi, l'attenzione sull'importanza di predisporre un corretto impianto sanzionatorio, al fine di garantire efficacia all'azione di prevenzione.

15 febbraio 2019
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