Cancro. Senato approva Odg: “Governo adotti un nuovo Piano nazionale con il paziente al centro”
Votato ieri all’unanimità dall’Aula di Palazzo Madama un odg per fronteggiare le malattie oncologiche. Tra le richieste al Governo anche il mantenimento del finanziamento del Fondo per i farmaci oncologici, l’attuazione delle reti oncologiche e la promozione di campagne di comunicazione più efficaci per promuovere l'adesione agli screening. IL TESTO
07 MAR - Garantire a breve l'adozione di un nuovo piano oncologico, dare effettiva attuazione alle reti oncologiche ed ematologiche regionali al Registro tumori nazionale, favorire la messa a punto e l'adozione di protocolli diagnostico-terapeutici assistenziali. E ancora: lavorare per mantenere un adeguato e sostenibile finanziamento del Fondo per i farmaci oncologici innovativi, porre in essere campagne di comunicazione più efficaci per promuovere l'adesione agli screening e adottare uno o più decreti legislativi per l'introduzione di disposizioni per la piena integrazione della figura del caregiver familiare nell'ordinamento giuridico. Sono questi alcuni dei punti di un ordine del giorno sulle misure per fronteggiare le malattie oncologiche approvato ieri all’unanimità dal Senato.
Al termine della votazione poi il vicepresidente
Roberto Calderoli che presiedeva l’Aula ha poi affermato come il “caso ha voluto che a presiedere ci sia una persona che il cancro lo ha avuto e da sei anni e mezzo lo sta combattendo”. A quel punto sono scattati gli applausi dell’Aula a cui Calderoli ha replicato: “Vi ringrazio, ma questo era un applauso non gradito, non lo auguro a nessuno, ma vuol dire che - toccando ferro - si può anche guarire”.
Qui di seguito gli impegni per il Governo contenuti nell’Odg:
1) garantire a breve l'adozione di un nuovo piano oncologico nazionale basato sulla centralità del paziente e del suo percorso terapeutico, in cui sia inserito un sistema di indicatori delle performance a livello regionale;
2) dare effettiva attuazione alle reti oncologiche ed ematologiche regionali al Registro tumori nazionale;
3) dare continuità al dialogo e al confronto con le istituzioni sanitarie per favorire la messa a punto e l'adozione di protocolli diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) per le diverse forme di cancro, prevedendo il coinvolgimento ed il contributo permanente delle associazioni pazienti di riferimento per specifica patologia neoplastica, portatori di interessi imprescindibili del percorso;
4) garantire l'accesso permanente delle associazioni pazienti presso i tavoli istituzionali di riferimento nel campo dell'onco-ematologia;
5) promuovere a livello territoriale l'approccio multidisciplinare e il lavoro di équipe con la presenza di diversi specialisti con l'obiettivo di garantire e migliorare il benessere psicofisico del paziente oncologico ed onco-ematologico;
6) favorire l'istituzione nelle Regioni del Centro accoglienza e servizi (CAS), porta d'ingresso ed inizio del percorso diagnostico-terapeutico del paziente oncologico;
7) lavorare per mantenere un adeguato e sostenibile finanziamento del Fondo per i farmaci oncologici innovativi e il suo corretto ed uniforme utilizzo da parte delle Regioni;
8) favorire la diffusione e l'accesso ai test diagnostici molecolari, che permettono di accedere a terapie di precisione, utilizzando in modo appropriato le risorse del Servizio sanitario nazionale;
9) garantire la corretta informazione del medico al paziente e ottenere la sua condivisione nel caso si opti per uno shift terapeutico;
10) diffondere informazioni chiare e puntuali sulla ricerca clinica e facilitare l'accesso agli studi clinici da parte dei pazienti oncologici e onco-ematologici con l'obiettivo di favorire l'approvazione e la disponibilità tempestiva delle terapie più innovative;
11) promuovere l'assistenza psicologica nell'ambito dei reparti di oncologia medica e dei servizi ad essa afferenti, effettuata da personale con specifiche competenze nell'ambito dei laureati in psicologia o medicina;
12) lavorare per garantire, nel rispetto dei vincoli della sostenibilità del sistema e delle necessità dei pazienti oncologici e onco-ematologici, un accesso regionale il più rapido possibile alle nuove terapie anche attraverso sistemi alternativi ai prontuari terapeutici ospedalieri regionali, come già fatto in alcune Regioni;
13) porre in essere campagne di comunicazione più efficaci per promuovere l'adesione agli screening oncologici garantiti dai LEA;
14) promuovere un nuovo piano di comunicazione per la prevenzione come "Guadagnare Salute", riconosciuto da studi pubblicati come molto efficace per prevenire l'insorgenza di molte malattie incluse quelle oncologiche;
15) adottare uno o più decreti legislativi per l'introduzione di disposizioni per la piena integrazione della figura del caregiver familiare nell'ordinamento giuridico, riconoscendo la specificità del caregiver oncologico ed attivando la rete delle cure palliative a domicilio, senza inutili attese e senza eccessive burocrazie.
07 marzo 2019
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