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Question time/1. Banca dati Dat: “Conclusione iter entro dicembre. Già avviate attività di progettazione”


"In merito alla pendenza del ricorso proposto dall'Associazione Luca Coscioni innanzi al Tar del Lazio, il Ministero della salute, come evidenziato, si è già attivato, ponendo in essere tutti gli ulteriori adempimenti istruttori al fine di giungere alla definitiva adozione del decreto così da ipotizzare, entro la data fissata per la trattazione del ricorso del 16 dicembre, la cessazione della materia del contendere". Così il ministro della Salute rispondendo alla Camera a Magi (+Europa).

16 OTT - "È mia intenzione fare quanto di mia competenza per attuare la norma sulle Dat nel più breve tempo possibile. Sull'istituzione della banca dati Dat siamo alle battute finali di un complesso iter procedurale. In merito alla pendenza del ricorso proposto dall'Associazione Luca Coscioni innanzi al Tar del Lazio, il Ministero della salute, come evidenziato, si è già attivato, ponendo in essere tutti gli ulteriori adempimenti istruttori al fine di giungere alla definitiva adozione del decreto così da ipotizzare, entro la data fissata per la trattazione del ricorso del 16 dicembre, la cessazione della materia del contendere".
 
Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo oggi in Aula alla Camera al question time sul tema presentato da Riccardo Magi (+Europa).
 
DI seguito la risposta integrale del ministro Speranza:
 
"Presidente, voglio esprimere gratitudine all'onorevole Magi per aver voluto sottoporre alla nostra attenzione un tema così delicato e rilevante. Come è noto, il Parlamento ha approvato la legge sulle DAT, la n. 219, in data 22 dicembre 2017. È mia intenzione fare quanto di mia competenza per attuare la predetta norma nel più breve tempo possibile. Come è noto, la legge di bilancio 2018 ha previsto l'istituzione presso il Ministero della salute della banca dati destinata alla registrazione delle DAT, da disciplinare con decreto del Ministro della salute. Già in questa prima fase di insediamento intendo assicurare la piena operatività della predetta banca dati. Voglio rassicurare che siamo alle battute finali di un complesso iter procedurale, che ha visto: primo, l'istituzione di un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Ministero della Salute, delle regioni, del Ministero dell'Interno e dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali; secondo, l'acquisizione di un primo parere del Consiglio di Stato in data 18 luglio 2018; terzo, l'acquisizione del parere del Garante per la protezione dei dati personali, avvenuto il 29 maggio 2019; quarto, l'intesa con le regioni, intervenuta in data 25 luglio 2019; e poi, da ultimo, un nuovo parere, ancora interlocutorio, del Consiglio di Stato. Il mio Dicastero ha già provveduto a trasmettere i chiarimenti recentemente richiesti dal Consiglio di Stato. In merito alla pendenza del ricorso proposto dall'Associazione Luca Coscioni innanzi al TAR del Lazio, il Ministero della salute, come evidenziato, si è già attivato, ponendo in essere tutti gli ulteriori adempimenti istruttori al fine di giungere alla definitiva adozione del decreto così da ipotizzare, entro la data fissata per la trattazione del ricorso del 16 dicembre, la cessazione della materia del contendere. Infine posso anticipare che sono state già avviate anche le attività di progettazione della banca dati nazionale DAT attraverso uno specifico contratto, che ha consentito di impegnare i 2 milioni di euro appositamente stanziati con legge finanziaria del 2018".
 
In sede di replica, Riccardo Magi ha ringraziato il ministro per la risposta, "che considero assolutamente esaustiva e soddisfacente nei termini in cui ce l'ha illustrata. L'importanza di questo strumento della banca dati di raccolta dei testamenti biologici dei cittadini è decisiva per rendere effettivo, evidentemente, il diritto, che altrimenti resterebbe unicamente sulla carta. La banca dati serve a raccogliere e a conservare in modo affidabile e a rendere poi consultabile, se necessario, a livello nazionale, appunto, le disposizioni anticipate di trattamento sanitario. Come è noto, in questo caso, una grande conquista legislativa, che è stata appunto segnata dalla legge n. 219 del 2017, rischierebbe altrimenti di restare un diritto non pienamente godibile. Nel ringraziare ancora il Ministro, auspico che, su tutta la materia del fine vita, il nostro Parlamento riesca, quindi, a dare seguito a quanto deciso dalla Corte costituzionale con la sentenza sul suicidio assistito e a fare un ulteriore passo in avanti importante".

16 ottobre 2019
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