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Embrioni abbandonati: scontro tra Radicali e Idv


Scambio di accuse al vetriolo tra la radicale eletta nel Pd, Farina Coscioni e il parlamentare dell’Idv, Palagiano. Il motivo del contendere una riunione informale dei capigruppo in Commissione Affari Sociali della Camera sugli embrioni abbandonati a cui la Coscioni non è stata invitata. 

14 MAR - Oggi pomeriggio si è svolta una riunione informale tra i capigruppo della Commissione Affari Sociali della Camera, convocata dal presidente Giuseppe Palumbo, per trovare la “quadra” sul tema degli embrioni abbandonati. Questione rimasta appesa e su cui c’è allo studio più di una proposta di legge.
 
Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale eletta nelle liste del Pd, ma soprattutto firmataria di una delle proposte di legge in materia, saputo della riunione alla quale non è stata invitata ha diffuso una nota in cui definiva l’incontro tra i capigruppo in Commissione Affari Sociali, “l’ennesima manovra da ladri di Pisa che lavorano nella clandestinità per decidere sulla sorte degli embrioni crioconservati che si vorrebbe non donare alla ricerca ma farli adottare”.
 
Insomma per la radicale si tratta o si tratterebbe “dell’ennesimo colpo di mano” ad opera “di esponenti di quella che un tempo era la Margherita con la bindiana Margherita Miotto e, tra gli altri, il dipietrista Antonio Palagiano”, per decidere la sorte degli embrioni abbandonati.
 
L’affondo più deciso però Maria Antonietta Farina Coscioni lo riserva al deputato Antonio Palagiano, capogruppo dell’Idv in Commissione, presente all’incontro “Già nel novembre scorso – denuncia la deputata radicale – l’on. Palagiano, con l’accordo dell’allora maggioranza e il consenso del Governo Berlusconi, aveva fatto approvare in sede di Commissione Affari Sociali della Camera un testo base che equipara gli embrioni abbandonati agli esseri umani. In preda a delirio di onnipotenza, in quell’occasione aveva intimato che non avrebbe consentito a nessuno ‘di trasformare la questione in un inutile muro contro muro come è avvenuto per il testamento biologico”.
  
Coscioni, nella nota riferisce di aver chiesto di partecipare alla riunione, essendo la firmataria di un progetto di legge in materia che prevede la destinazione degli embrioni anche ai fini di ricerca scientifica, ma si è sentita rispondere che non poteva partecipare in quanto la sua presenza, riferisce la deputata radicale “non era prevista e consentita”.
 
La conclusione per Farina Coscioni è che “si continua dunque nella politica dei ladri di Pisa: si finge di litigare, ma in realtà ci si spartisce il bottino lontano da occhi e orecchie indiscrete, e per non doverne dare conto ai propri elettori ed elettrici. L’onorevole Palagiano e i suoi colleghi/complici della ex Margherita, cui non mancherà sicuramente la fattiva complicità del centro-destra, in questo modo truffaldino, stanno mettendo in essere l’ennesimo disegno oscurantista. Abbiano almeno il coraggio di palesare la loro trama: con il cavallo di troia dell’adottabilità degli embrioni, li vogliono equiparare agli esseri umani, con tutto quello che questo comporterà. Chiedo formalmente all’on. Di Pietro, ai colleghi dell’IdV, al PD se hanno nulla da dire su tutto ciò, se condividono quello che sta accadendo e si vuole accada”.
 
La risposta di Antonio Palagiano non si è fatta attendere e a breve giro di posta ha bollato le dichiarazioni della deputata radicale “farneticanti”, aggiungendo “trovo politicamente infantile l’ennesimo sfogo dell’On. Coscioni, che attribuisco al fatto di non essere stata la promotrice di una proposta concreta, come quella dell’Italia dei Valori, relativa al destino delle migliaia di embrioni abbandonati nel nostro Paese. Comprendo umanamente il suo risentimento, ma trovo inopportune ed ingiustificate le sue parole offensive”.
 
Poi Palagiano spiega il senso della sua proposta di legge “Come ho più volte spiegato alla collega Coscioni e alla Commissione Affari Sociali, la nostra proposta di legge, presentata nel gennaio 2009, rappresenta un tentativo di utilizzare gli embrioni soprannumerari abbandonati per rendere felici le coppie che desiderano un bambino. Non vedo nulla di oscurantista né, tantomeno, delirio di onnipotenza nell’obiettivo che ci siamo prefissati. Oggi – prosegue Palagiano – in Italia giacciono, senza alcuna speranza di utilizzo, più di 10 mila embrioni che non possono essere utilizzati per la ricerca scientifica poiché la legge 40 lo impedisce. Dare loro una possibilità evolutiva significa far coincidere le aspettative di donne senza figli con un destino naturale e fisiologico e rendere felici coppie altrimenti costrette ad andare all’estero per realizzare il proprio sogno di genitorialità”.
 
“Le affermazioni della deputata Coscioni, oltre che farneticanti, rivelano una scarsa sensibilità al problema e fanno emergere la volontà di un ennesimo scontro ideologico, muro contro muro, che approderebbe ad un nulla di fatto. Invito, pertanto, l’esponente radicale – conclude il deputato Idv – ad avere un atteggiamento più serio e costruttivo. Starnazzare, in politica, non serve a nulla”.

14 marzo 2012
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