Covid. “Fase di escalation. Picco significativo in ultime settimane. Misure necessarie”. Audizione Brusaferro (Iss) in Affari Sociali
"A differenza della prima ondata, il virus circola in tutti i contesti, in tutte le Regioni e questo è un elemento importante da censire. E in alcune Regioni la circolazione è particolarmente elevata. L'eta mediana delle persone che contraggono l'infezione sta lentamente crescendo. Questo è un elemento di attenzione perché vuol dire che un alto numero di persone anziane contrae l'infezione". Così il presidente dell'Istituto superiore di sanità oggi in audizione.
04 NOV - "La circolazione del virus è particolarmente attiva, sostanzialmente in tutti i Paesi europei. In Italia c'è una incidenza molto elevata con un picco significativo nelle ultime settimane. Ci sono regioni dove la circolazione è particolamente elevata ma l'idea importante di questa evoluzione è che il virus, a differenza della prima ondata, circola in tutte le Regioni".
Così
Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in audizione presso la Commissione Affari Sociali alla Camera sul Rapporto dell'Iss e del ministero della Salute `Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale´ e sullo stato attuale del monitoraggio e del tracciamento dei contagi.
"Oggi ci troviamo in una fase di escalation. Dopo un periodo di transizione, ora siamo in una fase di escalation e dobbiamo in parte usare misure di contenimento e in parte misure di mitigazione. L'eta mediana delle persone che contraggono l'infezione ha avuto un andamento all'inizio che ha sfiorato i 70 anni, poi a ferragosto è arrivata a valori sotto i 30 anni e si è stabilizzato a fine settembre e ottobre intorno ai 40 anni ma ora lentamente sta crescendo. Questo è un elemento di attenzione perché vuol dire che un alto numero di persone anziane contrae l'infezione", ha spiegato il presidente Iss.
"Dobbiamo cercare, come Paese, di garantire, dove ci sia un bisogno di ricoveri in degenza ordinaria o in terapia intensiva, che venga garantito - ha proseguito -. Alcune regioni hanno supero la soglia critica dei posti in terapia intensiva, altre regioni sono vicine. Il significato è che fatto 100 l'offerta di posti letto in degenza ordinaria di area medica, oltre il 40% di occupazione per pazienti Covid vuol dire dover riprogrammare le attività per dare priorità alla clinica dei pazienti con Sars-CoV-2, dilazionando ricoveri per altre patologie. E diverse Regioni hanno superato la soglia critica".
"Il tracciamento è la prima frontiera di contrasto al virus - ha concluso Brusaferro -. La presa in carico a domicilio viene dopo. Le misure di contenimento servono ad abbassare la curva anche per riuscire a riprendere in mano il tracciamento dei contagi".
04 novembre 2020
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