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Covid. Brusaferro (Iss): “Quello che accadrà a Natale dipenderà da noi. Obiettivo portare Rt sotto 1”


"Anche se Rt passa da 1,7 a 1,4 possiamo vedere comunque un aumento dei ricoveri ed una incremento dei casi perché l'epidemia tende ancora a crescere, seppur con un ritmo minore". Così il presidente dell'Istituto superiore di sanità in conferenza stampa. Poi a difesa dei 21 indicatori: "Una realtà articolata richiede più indicatori per rappresentare adeguatamente una stima di rischio. Questo sistema ci accompagna ormai da 26 settimane, e serve ad individuare il rischio che l'epidemia corra priva di controllo".

17 NOV - "L'indice Rt oltre a tracciare il trend ci dice anche dove stiamo andando, ma più andiamo avanti nel tempo più le proiezioni rischiano di essere instabili. Quindi cosa succederà a Natale dipenderà molto da come ci comportiamo. Ci auguriamo che le misure adottate e comportamenti corretti facciano in modo che in tutte le parti del Paese saremo a Rt sotto 1".
 
Così il presidente dell'Istituto superiore di sanità in conferenza stampa, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione epidemiologica.
 
Sempre parlando dell'indice Rt ha poi spiegato: "Anche se Rt passa da 1,7 a 1,4 possiamo vedere comunque un aumento dei ricoveri ed una incremento dei casi perché l'epidemia tende ancora a crescere, seppur con un ritmo minore".
 
Poi a difesa dei 21 indicatori - oggi oggetto di una Faq dell'Iss - sulla base dei quali avviene la classificazione del rischio nelle diverse Regioni: "Una realtà articolata richiede più indicatori per rappresentare adeguatamente una stima di rischio. Questo sistema ci accompagna ormai da 26 settimane, e serve ad individuare il rischio che l'epidemia corra priva di controllo. C'è poi un ulteriore elemento sull'attualità dei dati: gli indicatori sono un mix su cui può intervenire la tempestività dei dati; altri richiedono più tempo perché possono essere raccolte alcune valutazioni. Un esempio: l'inizio dei sintomi e l'incubazione del virus, su cui occorre tempo per avere tali dati e trarne una valutazione".
 
Presente alla conferenza stampa anche Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Iss, che nel commentare i nuovi casi di oggi ha sottolineato come "la variazione è dovuta al numero di tamponi che si fanno. Ormai c'è una sorta di stabilizzazione del numero di test positivi giornalieri, forse con leggera flessione. Abbiamo un quadro stabile con una lieve diminuzione dei positivi, ma con indicatori sui ricoveri e i decessi che non sono buoni e che rappresentano la conseguenza dei casi cumulatisi in queste settimane. Al momento comunque non c'è una crescita dell''epidemia, ma forse una leggere diminuzione".
 

17 novembre 2020
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