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Scuole specializzazione farmacia ospedaliera: “Perché la proposta Ianaro non è condivisibile”

di Nicola Realdon

Anziché proporre una struttura aggiuntiva (le Uoc di farmacologia clinica) è ragionevole programmare, con un reale coinvolgimento di tutte le professioni che istituzionalmente sono preposte alla “gestione del farmaco” un potenziamento di questi servizi e concretizzarlo attraverso la sinergica collaborazione di figure professionali con competenze complementari come quella del farmacista di reparto e quella del farmacologo clinico di formazione medica

10 DIC - Gentile Direttore,
la Conferenza dei Direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera con stupore e sconcerto prende atto dell’emendamento 81.031 al D.L. alla Camera dei Deputati n. 2790, a firma dell’Onorevole Angela Ianaro “Sperimentazioni delle UOC Farmacologia Clinica” nel quale si prevede “l’istituzione di una UOC di Farmacologia Clinica nell’ambito del Dipartimento dei Servizi Sanitari o delle Direzioni Sanitarie”.
 
Lo stupore sorge dal fatto che, in un contesto di grave emergenza sanitaria si voglia reiterare, nella forma per lo meno discutibile di emendamento ad una legge di bilancio, tematiche di rilevantissima importanza nella “gestione del farmaco” sostanzialmente già presenti nella proposta di legge n. 1572 del 5 febbraio 2019: “Istituzione sperimentale dei centri operativi e gestionali del farmaco presso le strutture sanitarie pubbliche, per promuovere la sicurezza, l’efficacia e l’appropriatezza nell’uso dei farmaci”, sulla quale la Conferenza, con fondati motivi, espresse preoccupazione nella denegata ipotesi di approvazione.
 
Lo sconcerto sorge dal fatto che l’emendamento non abbia tenuto conto delle considerazioni che, in tale occasione, la Conferenza espresse sulla formazione specialistica dei farmacisti ospedalieri e territoriali, i quali per il loro percorso formativo, sono in possesso del patrimonio professionale indiscutibilmente idoneo al perseguimento delle finalità dell’ipotizzata UOC di Farmacologia Clinica ovvero di “promuovere la sicurezza, l’efficacia e l’appropriatezza nell’uso dei farmaci “, esercitate istituzionalmente nell’ambito del SSN dalle Farmacie Ospedaliere e dai Servizi Farmaceutici territoriali.
 
Oggi come ieri si ritiene necessario sovrapporre e affiancare sovrastrutture sanitarie anziché potenziare le esistenti: Cui prodest?
 
La risposta ci viene data dalla stessa On. Ianaro nella replica alle critiche avverse all’emendamento, ovvero “di estendere le stesse opportunità date agli studenti e specializzati in altre discipline della “Farmaceutica”, anche a tanti studenti e specializzati in Farmacologia Clinica”.
 
È opportuno però sottolineare che nelle Farmacie Ospedaliere e nei Servizi farmaceutici territoriali, oltre a specialisti in Farmacia ospedaliera operano anche specialisti in Farmacologia clinica.
 
Lo sconcerto è acuito allorché viene sottolineato che l’emendamento presentato in sede di Legge di Bilancio è “frutto di condivisione dell’importanza della tematica tra le parti coinvolte”. Dispiace constatare che la Conferenza che rappresenta tutti i Direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacia ospedaliera, non sia stata coinvolta nel declarato percorso di condivisione.
 
Se così fosse stato, la Conferenza avrebbe potuto esprimere alcune osservazioni. Tra queste, la previsione di affidare la responsabilità dell’ipotizzata UOC di Farmacologia Clinica preferibilmente ad un Medico farmacologo clinico, nonostante l’apertura a farmacisti, e biologi, biotecnologi ovviamente specialisti in Farmacologia clinica, non appare condivisibile.
 
La Conferenza riconosce le competenze specialistiche proprie del Medico farmacologo clinico di consulente che collabora con gli altri Medici specialisti nell'impostazione di appropriati regimi terapeutici per l’efficace gestione del paziente a partire dal momento della diagnosi e nella cura nonché nella sperimentazione clinica in un contesto operativo professionale in cui, a sua volta, è supportato dal Farmacista Ospedaliero.
 
Sebbene medico e farmacista perseguano gli stessi fini di garanzia della sicurezza e dell’efficacia della terapia, la “gestione del farmaco”, iniziando dall'approvvigionamento sino alla verifica dell'adeguatezza prescrittiva, dell'aderenza e della
 
sorveglianza in relazione all'emergere di reazioni avverse, nonché nella gestione delle sperimentazioni cliniche, è già funzione istituzionalmente espletata dai farmacisti territoriali ed ospedalieri, quali soggetti di riferimento per il medico ospedaliero per quanto riguarda il farmaco, essendo gli unici professionisti ad avere una piena e indiscussa competenza sul medicinale.
 
Tutto questo in forza sia della formazione di base del laureato in Farmacia e in Chimica e tecnologia farmaceutiche (formazione chimica, biologica, biotecnologica, farmacologica, tecnologica e normativa, fondamentale a garantire i requisiti di sicurezza, qualità ed efficacia richiesti dall'OMS e dalle direttive nazionali ed europee sul medicinale) sia del percorso formativo dello Specialista in Farmacia Ospedaliera (con formazione specialistica nei settori della Farmacologia, Chimica farmaceutica, Tecnologia e Legislazione Farmaceutica).
 
La proposta della istituzione di una UO di Farmacologia clinica nell’ambito del Dipartimento dei Servizi Sanitari o delle Direzioni Sanitarie appare, a parere della Conferenza, una mera duplicazione dei servizi già esistenti di Farmacia Ospedaliera e Farmaceutici territoriali nei quali operano farmacisti specialisti in grado di vigilare sull’uso appropriato dei farmaci, di garantire sicurezza nella gestione e formulazione dei farmaci e di concorrere al più efficiente utilizzo delle risorse economiche.
 
A parere della Conferenza, anziché proporre una struttura aggiuntiva è ragionevole programmare, con un reale coinvolgimento di tutte le professioni che istituzionalmente sono preposte alla “gestione del farmaco” un potenziamento di questi servizi e concretizzarlo attraverso la sinergica collaborazione di figure professionali con competenze complementari come quella del farmacista di reparto e quella del farmacologo clinico di formazione medica, a beneficio del Paziente nel contesto del SSN.
 
La Conferenza dei Direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, nel condividere molte delle tesi sostenute dalle Società scientifiche, SIFACT e SIFO, dalla FOFI per quanto riguarda gli Ordini professionali e da SINAFO per l’ambito sindacale, avverso l’emendamento alla Legge di Bilancio, apparse in questi giorni su numerose testate giornalistiche, ritiene fosse stato necessario, oggi come ieri, un confronto con tutte le succitate Organizzazioni e con le rappresentanze della formazione specialistica per affrontare in modo organico le tematiche oggetto dell’emendamento in quanto, come sostenuto dalla stessa estensore On. Ianaro, è “indispensabile e improcrastinabile ogni collaborazione tra tutte le discipline scientifiche che si occupino del “Farmaco”.
 
Professor Nicola Realdon
Presidente della Conferenza dei Direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera

10 dicembre 2020
© Riproduzione riservata

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