Casellati contro il Governo: “Incomprensibile che gli italiani non sappiano ancora cosa potranno fare a Natale”. E sul Recovery: “Nessuna cabina di regia o nessun gruppo di esperti può sostituirsi al Parlamento”
Così la presidente del Senato incontrando i giornalisti per l’abituale scambio di auguri di fine anno. Ma Casellati ha stigmatizzato anche altre due questioni legate al Covid: la morte in solitudine di molti malati e il fatto che molti malati non riescono ad avere accesso alle cure. Stilettata anche sui vaccini: “Altri Paesi sono già operativi mentre l'Italia ha ancora difficoltà sui vaccini anti-influenzali. L’INTERVENTO INTEGRALE.
18 DIC - “È incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi a Natale. E’ inimmaginabile che ci si trovi all'ultimo momento di fronte al fatto di non potere portare un augurio ad un genitore anziano, solo e magari anche malato”, l’attacco per i ritardi del Governo per informare e deliberare cosa fare per le prossime festività viene a sorpresa dalla seconda carica dello Stato, il presidente del Senato
Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Un attacco durissimo sferrato durante lo scambio di auguri di fine anno con la stampa parlamentare che per tradizione non riserva particolari tensioni mediatiche. E invece quest’anno, con la seconda ondata epidemica in pieno svolgimento e con una incontestabile fragilità del Governo sotto pressione, soprattutto da parte di alcune componenti della stessa maggioranza, la presidente Casellati ha deciso di non limitarsi a un saluto di rito.
“A 10 mesi dall'inizio della pandemia – ha detto Casellati - troppi sono i ritardi, le indeterminatezze e le disomogeneità nella riorganizzazione sanitaria”.
E per la presidente del Senato questo si ravvisa soprattutto in tre aspetti. “Il primo riguarda la morte in solitudine dei malati di CoVid. Una morte inaccettabile perché priva di umana pietà. Garantire ai familiari il diritto all'ultimo saluto – ha detto Casellati - è un atto di civiltà che non si può negare, neanche nell'emergenza. È sufficiente applicare a mio avviso le stesse precauzioni utilizzate dal personale medico negli ospedali”.
“Il secondo aspetto riguarda i malati no-CoVid che – ha sottolineato ancora la presidente di Palazzo Madama - pure affetti da patologie gravi, non riescono ad avere accesso alle cure. Questo potrebbe compromettere la loro stessa vita”.
E il terzo riguarda per l’appunto l’incertezza sulle misure che il Governo adotterà per il periodo delle prossime festività. “Le famiglie non sanno ad oggi se, quando e con chi potranno vivere il Santo Natale, che per tradizione è la festa delle famiglie, il momento degli affetti che si riuniscono”.
“È incomprensibile – incalza - che gli italiani non sappiano come comportarsi. Regole anche ferree, ma certe, perché è inimmaginabile che ci si trovi all'ultimo momento di fronte al fatto di non potere portare un augurio ad un genitore anziano, solo e magari anche malato”.
In ritardo sui vaccini? Tutti errori, secondo Casellati, “che non possiamo permetterci di ripetere rispetto alla grande sfida che tutti attendiamo dalla distribuzione dei vaccini anti-CoVid”. “Altri Paesi sono già operativi – sottolinea - mentre l'Italia ha ancora difficoltà sui vaccini anti-influenzali”.
Ma le critiche alla gestione del Covid non si fermano alla sanità. “In tanti settori, non solo nella sanità, l'incertezza con cui il Paese si muove è ciò che preoccupa di più i cittadini. Penso alla scuola riaperta a singhiozzo tra banchi con le rotelle e una rete di trasporti pubblici insufficienti. Penso all'economia, alle dinamiche occupazionali, ai redditi delle famiglie. Una "finanza di emergenza" basata su interventi assistenziali a pioggia non è la risposta che il Paese si attende”.
Per Casellati, “serve piuttosto lavorare ad un "Progetto Italia" che guardi al futuro, garantendo prospettive reali di crescita e sviluppo. Dobbiamo far ripartire le leve dell'economia, investendo sulle infrastrutture, dando nuovo slancio alle imprese. Questa è l'unica ricetta per dare lavoro, lavoro e ancora lavoro e mettere soldi nelle tasche degli italiani”.
E poi un pensiero ai giovani (“hanno diritto alla scuola, alla scuola in presenza. Perché la scuola non è solo didattica al computer, è socialità, confronto, è crescere insieme”), alle donne (“durante il lockdown si sono caricate sulle spalle il peso maggiore della crisi e hanno sorretto l'impalcatura del Paese.
Ripartiamo da loro. Rilanciamo l'occupazione femminile. E facciamolo fuori dalle mura domestiche”).
E infine al prossimo appuntamento nevralgico per il Paese, quello con il Recovery Plan. “Non possiamo permetterci di sbagliare. Come per il Piano Marshall – ha detto Casellati - l'opportunità del Recovery Fund capita una volta sola nella storia. Disperdere le risorse disponibili in mille rivoli improduttivi sarebbe un errore imperdonabile, che finirebbe per ricadere sulle spalle dei nostri figli e nipoti. E su questo fondamentale aspetto il Parlamento deve riguadagnare la sua centralità, garantire trasparenza e reale partecipazione ai cittadini rispetto al processo decisionale”.
“È un compito che dobbiamo perseguire con determinazione – sottolinea Casellati - perché il Parlamento deve tornare ad essere centro reale per la definizione delle scelte programmatiche e legislative. Non credo che nessuna cabina di regia o nessun gruppo di esperti possa sostituirsi alle necessarie decisioni del Parlamento”.
18 dicembre 2020
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