Covid. Primo incontro tra il nuovo Governo, Cts e le Regioni. Per ora no a un nuovo lockdown generale ma possibili nuove chiusure locali
di G.R.
In caso di presenza allarmante di varianti, no ad un lockdown generalizzato ma si punterà a nuove zone rosse su base sub-regionale. La variante inglese raddoppia ogni settimana e, come già anticipato la scorsa settimana dal presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, potrebbe diventare quella predominante nel giro di 5-6 settimane. Chiesta una particolare attenzione sulle scuole dal momento che la variante inglese ha dimostrato di poter colpire anche i più piccoli. Nel caso si dovrà tempestivamente interrompere tutta la didattica in presenza.
15 FEB - È allarme varianti anche in Italia. Ma all'orizzonte non si profila nessun lockdown generalizzato. Piuttosto, in caso di una particolare circolazione di varianti nel Covid su un territorio si agirà tempestivamente con zone rosse su base sub-regionale.
Questo uno dei principali orientamenti emersi a seguito della riunione di questa sera tra Governo, Regioni e Cts. L'incontro è servito principalmente a fare il punto sulla presenza sempre più importante della cosiddetta variante inglese sul territorio. Questa raddoppia ogni settimana e, come già anticipato la scorsa settimana dal presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, potrebbe diventare quella predominante nel giro di 5-6 settimane. Il rischio palesato dagli esperti è quello di un raddoppio dei casi entro un mese. Da qui a marzo si potrebbe tornare a quota 20.000 contagiati al giorno.
Una particolare attenzione è stata poi dedicata alla scuola. Nel Governo c'è 'spaccatura' su un'apertura generalizzata. La variante e inglese ha dimostrato di poter colpire anche i più piccoli. Da qui l'indicazione di un attento monitoraggio nelle prossime settimane per intervenire, laddove si ritenga necessario, anche con un'interruzione generalizzata della didattica.
Infine, da parte delle Regioni è stata chiesta una maggiore collegialità nella comuncazione, evitando polemiche a mezzo stampa e fughe in avanti che potrebbero alimentare tensioni e dsorientare ulteriormente la cittadinanza.
G.R.
15 febbraio 2021
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