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Covid. Rezza (Ministero Salute): “Forte preoccupazione per varianti. Serve flessibilità in piani vaccinali, in arrivo circolare”


"Bisogna fare di tutto per arrestarle. Perché l'efficacia vaccinale può essere minore anche se, in realtà, non sappiamo quanto". Così il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, intervenuto al webinar promosso dall'Accademia lombarda di sanità pubblica. E su AstraZeneca, "il fatto di poter ottenere il massimo di efficacia effettuando la seconda dose a 3 mesi circa di distanza dalla prima è un ottimo viatico per le strategie vaccinali. Vuol dire che possiamo utilizzare tantissime dosi immediatamente su una porzione molto elevata di popolazione".

22 FEB - "C'è una forte preoccupazione che deriva dalla circolazione delle varianti. Bisogna fare di tutto per arrestarle. Perché l'efficacia vaccinale può essere minore anche se, in realtà, non sappiamo quanto".
 
Così Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, intervenuto al webinar promosso dall'Accademia lombarda di sanità pubblica.
 
"Serve introdurre degli elementi di flessibilità all'interno dei piani vaccinali. Questo vuol dire non farsi costringere nella rigidità eccessiva, in maniera da favorire sia l'offerta che la domanda di vaccino che in questo momento è forte da parte della popolazione. E in questo senso vanno le aperture che verranno presto fatte in termini di raccomandazioni da parte del ministero della Salute. Posso anticipare l'emanazione di una circolare, quasi pronta, e il ministro, dopo attenta valutazione, darà il suo ok", ha aggiunto.
 
"In questo momento - ha aggiunto Rezza - noi pensiamo che bisogna vaccinare il più possibile nel minor tempo possibile. Dobbiamo fare una corsa contro il tempo. E quindi più vaccini e più dosi di vaccini avremo a disposizione e meglio sarà. Abbiamo un terzo vaccino e speriamo di averne anche un quarto, con J&J, e perché no un quinto. Tutti vaccini buoni, efficaci e sicuri. E vanno utilizzati al massimo delle loro potenzialità. Nel momento in cui aumenteranno le dosi disponibili e i vaccini, sarà bene mettere in campo tutta la potenza organizzativa di cui il Paese dispone, sfruttando tutte le passibilità che abbiamo. In questo momento ci interessa vaccinare soprattutto per proteggere. Dobbiamo vaccinare il più possibile, anche al di sotto dei 65 anni".
 
Infie, per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, "il fatto di poter ottenere il massimo di efficacia effettuando la seconda dose a 3 mesi circa di distanza dalla prima - ha osservato Rezza - è un ottimo viatico anche per quanto riguarda le strategie vaccinali. Perché vuol dire che noi possiamo utilizzare tantissime dosi immediatamente su una porzione molto elevata di popolazione. L'effetto di popolazione può essere anche massimizzato: possiamo utilizzare prima una dose, ottenere una buona efficacia protettiva e dopo, a distanza di 3 mesi, dare una protezione diretta ancora maggiore".

22 febbraio 2021
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