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Covid. Il contagio corre e l’Italia rischia di tingersi sempre più di rosso. Ecco cosa potrebbe accadere Regione per Regione

di Luciano Fassari

Domani a chiarire il quadro sarà il monitoraggio di Iss e Ministero ma dai dati forniti dalle Regioni sono parecchie quelle potrebbero passare in zona rossa o arancione. Intanto il Governo è pronto a varare le nuove restrizioni. Pare certo che passerà la misura che prevede l’automatico passaggio in zona rossa per le Regioni dove l’incidenza settimanale dei casi dovesse superare i 250 casi per 100 mila abitanti. Tra le ipotesi in campo anche quella di vietare le visite a parenti e amici nelle zone gialle e arancioni. E la Pasqua sarà probabilmente con misure da rosso

11 MAR - Si attende l’ufficialità del monitoraggio di Iss e Ministero della Salute di domani ma secondo le prime anticipazioni saranno parecchie le Regioni che passeranno in zona rossa o arancione. A quanto si apprende infatti l’indice Rt nazionale è dato in ulteriore salita così come l’incidenza dei casi settimanali si sta avvicinando ai 250 casi per 100mila abitanti. E sempre domani è poi previsto il nuovo provvedimento del Governo (previsto in mattinata un confronto con le Regioni) che dovrebbe dare una ulteriore stretta alle misure anti covid.
 
Dalle indiscrezioni si dà ormai per certo che passerà la misura che prevede l’automatico passaggio in zona rossa per le Regioni dove l’incidenza settimanale dei casi dovesse superare i 250 casi per 100 mila abitanti. Tra le ipotesi in campo anche quella di vietare le visite a parenti e amici nelle zone gialle e arancioni.
 
C’è attesa poi di sapere se ci sarà una stretta per i giorni di Pasqua dove circola l’ipotesi di una zona rossa per i 3-4 giorni di festa.
 
Ma, domani, come dicevamo sarà anche il giorno del nuovo monitoraggio che analizzerà i dati della settimana dall’1 al 7 marzo. Tra indiscrezioni e dati anticipati dalle Regioni stesse emerge concreta la possibilità di un’Italia sempre più rossa. Ad entrare nella zona a più alta restrizione potrebbero essere Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia e a rischio di passarci sarebbero anche il Lazio dove, come ha detto oggi l'assessore D'Amato, "il valore RT è a 1.3 e la zona rossa è possibile per il superamento del valore 1.25, anche se l'incidenza è sotto soglia e anche i tassi di occupazione dei posti letto sono entro la soglia di allerta" e forse il Veneto dove la situazione è sul “filo del rasoio”, come ha detto il governatore Luca Zaia. A rischio rosso anche Abruzzo, Pa Trento e Marche.
 
Tutte queste regioni andrebbero ad aggiungersi a Campania e Molise che sono già in rosso così come la Pa Bolzano che ci si è praticamente messa da sola con un’ordinanza. Da valutare la Basilicata che è in zona rossa ma se confermasse i dati positivi della scorsa settimana potrebbe scendere in arancione.
 
Da vedere poi la situazione della Liguria e della Valle d'Aosta che potrebbero passare in arancione e raggiungere Toscana (anch'essa al limite con l'Rt per il passaggio in rosso) e Umbria. C’è poi il caso della Puglia che rischia di andare in arancione ma potrebbe varare la zona rossa per le province di Bari e Taranto già oggi oggetto di un’ordinanza restrittiva.
 
Dovrebbero rimanere in zona gialla la Calabria e la Sicilia così come la Sardegna dovrebbe restare in zona bianca.
 


Luciano Fassari

11 marzo 2021
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