Vaccini Covid. Il Commissario Figliuolo spinge le Regioni a rispettare i valori target giornalieri. Fino al 22 aprile la media da tenere è di poco meno di 316mila somministrazioni al giorno
"Il rispetto da parte delle Regioni dei target giornalieri è essenziale per l'avvicinamento progressivo all'obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno indicato nel piano vaccinale, di previsto raggiungimento nell'ultima settimana di aprile, senza che si verifichino soluzioni di continuità nell'attività di somministrazione", si legge in una nota del Commissario. Le dosi verranno ripartite alle Regioni sulla base del principio "una testa un vaccino".
20 APR - Il commissario all'emergenza Covid
Francesco Paolo Figliuolo ha ribadito oggi la necessità per le Regioni di rispettare i "valori target" di vaccinazione giornaliera
forniti nei giorni scorsi così da raggiungere l'obiettivo delle 500 mila al giorno previste dal piano vaccinale per la fine di aprile.
Per la settimana dal 16 al 22 aprile il target medio giornaliero nazionale era stato fissato in 315.718 (vedi tabella in fondo all'articolo).
Il Commisario ha poi ricordato che le dosi verranno ripartite alle Regioni sulla base del principio "una testa un vaccino".
"L'attuale Piano vaccinale anticovid - spiega la nota del Commissario - assegna a ciascuna Regione un target giornaliero di somministrazioni da rispettare nell'arco di una settimana. Tali valori vengono confermati ai referenti regionali dieci giorni prima dell’inizio della settimana. Il rispetto da parte delle Regioni dei target giornalieri è essenziale per l'avvicinamento progressivo all'obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno indicato nel piano vaccinale, di previsto raggiungimento nell'ultima settimana di aprile, senza che si verifichino soluzioni di continuità nell'attività di somministrazione".
"I valori target sono specifici per ogni Regione, nell’ottica di un aumento progressivo del numero di cittadini cui vengono somministrati i vaccini, e vengono definiti sulla base di una gradualità che consentirà di raggiungere gli obiettivi auspicati, rapportando le capacità di somministrazione alla disponibilità di dosi. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si evidenzia che il criterio di distribuzione delle dosi è stato rivisto in base al principio
una testa, un vaccino, a partire da una proposta della Struttura Commissariale, condivisa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il cui contenuto è diventato esecutivo tra il 15 e il 18 aprile. Il computo generale delle dosi ad oggi attribuite alle varie Regioni/Province Autonome dall’inizio della campagna vaccinale potrà essere ricondotto al nuovo principio adottato, attraverso un piano di recupero graduale", conclude la nota.
20 aprile 2021
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