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Decreto Riaperture. Le Regioni ribaltano il tavolo: ristoranti anche al chiuso, palestre aperte dal 26 aprile e coprifuoco alle 23


Fedriga: “Cambiato accordo su scuola. Incrinata collaborazione con Governo”. Chiesto incontro a Draghi. Il presidente delle Regioni è furioso dopo l’ok del Cdm al nuovo provvedimento per le riaperture. “Aver cambiato un accordo siglato tra le istituzioni crea un precedente molto grave, credo non sia mai avvenuto. È un problema politico istituzionale importante”. Chiesto incontro urgente e inviato un documento di "controproposte" sul quale si chiede un confronto stringente.

22 APR - “L'aver cambiato in Consiglio dei ministri un accordo siglato dalla Conferenza delle Regioni con i Comuni tramite Anci e con le provincie tramite Upi sulla presenza di studenti a scuola è un precedente molto grave» che ha «incrinato la reale collaborazione tra Stato e Regioni”. Lo ha detto stamani il Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga intervenendo a Radio KissKiss, sostenendo che gli accordi si possono cambiare ma “riconvocando chi quegli accordi li ha presi”. 
 
Fedriga ha dunque convocato per oggi una seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni al termina della quale la Conferenza ha deciso di inviare una lettera al Presidente del Consiglio per sottoporre alla sua attenzione le proposte prioritarie rispetto alle misure in via di adozione con il prossimo Decreto Legge, dando la disponibilità per un incontro urgente prima della pubblicazione del provvedimento (sulla lettera e le controproposte vedi altro articolo).
Fedriga ha poi spiegato che per rispettare una presenza a scuola di “un range da 60 al 100 per cento servirebbero dai 15mila ai 20 mila autobus in più”, dunque non si tratta di una “scelta politica ma di limiti fisici», un fatto che «prescinde dalla sensibilità politica”.

Aver cambiato questo “un accordo siglato tra le istituzioni crea un precedente molto grave, credo non sia mai avvenuto”, con un “problema politico istituzionale importante”, ha aggiunto Fedriga.

Fedriga ha anche parlato del coprifuoco e della richiesta bocciata di estenderlo alle 23. “Una proposta assolutamente responsabile, qualcuno mi spieghi perché un'ora di distanza farebbe schizzare i contagi in alto”. Una proposta ricorda Fedriga non passata in Cdm che, “come tutte le altre - ha aggiunto - è stata presa all'unanimità in Conferenza delle Regioni. È stato fatto un gran passo avanti tra i territori, forse più che a livello centrale: tutte le proposte sono condivise da Nord a Sud e da destra a sinistra. Nella concretezza del quotidiano, abbiamo superato le divisioni partitiche”.

22 aprile 2021
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