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Test rapidi Hiv. Potranno essere effettuati anche da operatori non appartenenti alle  professioni sanitarie opportunamente formati


Durante il periodo dell'emergenza Covid, potranno implementare servizi di testing in ambito comunitario le organizzazioni della società civile o enti del terzo settore che garantiscano comprovata esperienza almeno biennale in attività CBVCT, disponibilità di personale opportunamente formato con specifica esperienza all'offerta di test e counselling e in accordo con un centro clinico di malattie infettive per l'esecuzione test ematico di conferma e presa in carico delle persone. Lo prevede un decreto del Ministero della Salute. IL DECRETO

26 APR - Allo scopo di mantenere e diversificare il livello di offerta di test rapidi HIV e per altre IST sul territorio nazionale in questo periodo di emergenza Covid, un decreto del Ministero della Salute pubblicato in Gazzetta Ufficiale dispone la possibilità che questi vengano effettuati anche presso enti del terzo settore o organizzazioni della società civile con comprovata esperienza almeno biennale in attività CBVCT, e per mezzo anche di personale non appartenente alle professioni sanitarie opportunamente formato. Il presente decreto avrà una validità limitata al periodo di durata dell'emergenza sanitaria in atto.
 
Più nel dettaglio, potranno implementare servizi di testing in ambito comunitario le organizzazioni della società civile o enti del terzo settore che garantiscano:
a. Comprovata esperienza almeno biennale in attività CBVCT;
 
b. L'adozione di un documento di valutazione del rischio da Sars-CoV2, di un protocollo e procedure per la riduzione del rischio di contagio e l'istituzione in sede associativa del comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di sicurezza Covid-19 come previsto dal protocollo del MdS del 24 aprile 2020 e confermato nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020;
 
c. La disponibilità di personale opportunamente formato con specifica esperienza all'offerta di test e counselling, all'esecuzione di test rapidi per HIV e altre IST, alle misure di contenimento Covid19, ivi inclusi operatori non appartenenti alle professioni sanitarie e peer;
 
d. La reperibilità di operatori sanitari opportunamente formati nei casi in cui gli operatori non appartenenti alle professioni sanitarie e peer necessitassero di supporto nell'esecuzione, interpretazione o restituzione dell'esito dei test;
 
e. Un accordo con un centro clinico di malattie infettive per l'esecuzione test ematico di conferma e presa in carico delle persone con diagnosi confermata.

26 aprile 2021
© Riproduzione riservata
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